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La vera evasione: ecco quanto le multinazionali drenano al fisco italiano

by Filippo Burla
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Roma, 13 ott – Quanti scontrini del caffè non deve battere un bar in Italia per evadere 7 miliardi di euro? Se i locali sono all’incirca 150mila e l’Iva al 10%, significa che ciascuno di essi deve nascondere al fisco oltre 450mila euro l’anno, quindi all’incirca altrettante tazzine: più di 1000 al giorno. Rischiando ogni volta, in caso di controlli, sanzioni o addirittura la chiusura temporanea. Se sembra un controsenso, in effetti lo è. E ci illustra perfettamente tutta la fallacia della retorica anti-evasione.

7 miliardi di evasione legalizzata

La cifra iniziale non è casuale. Si tratta dell’ammontare che, ogni anno, le multinazionali – o meglio: chi può permettersi di aprire sedi legali al di fuori dell’Italia – sottraggono all’erario italiano trasferendo i profitti in paradisi fiscali. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dall’Università della California, Berkeley e dall’Università di Copenhagen.

Lo studio, che analizza le politiche di ottimizzazione fiscale adottate dalle grandi aziende, ci restituisce un quadro disarmante dal punto di vista di un’evasione in larga parte legalizzata e in qualche modo “protetta” persino da Bruxelles. Non serve infatti andare in atolli caraibici per trovare chi trionfa in questa gara a sottrarre redditi imponibili. Restando molto più vicino a noi, l’Unione Europea è zeppa di nazioni che “vincono”, lasciando sul terreno una lunga scia di cadaveri.

Paradisi fiscali con tutela Ue

Escludendo i noti paradisi come l’Isola di Man, Guernsey e Jersey, in seno all’Ue a guadagnare più di tutti in valori assoluti sono Olanda (7,1 miliardi), Irlanda (4,8 miliardi), Belgio (2,4 miliardi) e Lussemburgo (1,3 miliardi). Dal lato degli “sconfitti” troviamo invece, in ordine di grandezza, la Germania con 18 miliardi, la Francia con 9 e, per l’appunto, l’Italia con quasi 7 miliardi. Un dramma anche per la Gran Bretagna: 14 miliardi di mancati introiti.

Entrando più nello specifico dei dati, salta subito all’occhio come siano proprio i membri dell’Ue classificati tra i “vincitori” (colore verde nel grafico) i principali destinatari delle somme che, tolte dall’occhio del fisco, prendono la via dell’evasione verso l’estero. Nel caso dell’Italia, ad esempio, si perdono 8,5 miliardi di imponibile (e 2,7 miliardi di imposte) a beneficio del Lussemburgo, segue l’Irlanda che drena 1,36 miliardi al nostro erario e terza l’Olanda con 960 milioni. Poco meno di 600 il Belgio, mentre “solo” un miliardo è il mancato introito per somme spostate in paradisi fiscali non appartenenti all’Ue.

Filippo Burla

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4 comments

Cesare 14 Ottobre 2019 - 12:11

Giustissimo quanto dice l’articolo ma purtroppo 7 miliardi non sono nulla in rapporto alle tasse evase dalle banche centrali private come bankitalia e BCE(produzione primaria di denaro) e dalle banche private(produzione secondaria)!!Come è noto le banche centrali stampano denaro ma anche le banche private lo creano ; basta un deposito di 1000 euro che una banca puo’ generare al computer un suo credito di 10000 euro facendo un prestito dato che devono solo tenere solo il 10% delle attivita’ in contanti che sono poi quelli depositati nell’ esempio creando cosi’ dal nulla 9000 euro.
Sebbene producano a costo zero la moneta con cui schiavizzano e depredano i popoli,incredibilmente non pagano le tasse su questa produzione di ricchezza che è ovviamente preclusa a chiunque ed oggi anche agli stati nazionali.Il trucco contabile è che il denaro prodotto viene messo tra le PASSIVITA’!!!Nella parte delle attività metteranno i titoli acquistati o i crediti generati arrivando cosi a pareggiare e a sfuggire ad ogni tassazione.Questo gli viene permesso perchè hanno in mano la politica che da loro dipende per avere le risorse per i paesi e vengono cosi’ drenate le risorse di una nazione intera che avrebbe potuto benissimo stabilire che il denaro deve essere creato solo dallo stato a beneficio di tutti i cittadini.
Quersta esenzione fiscale delle banche è’ un enorme scandalo che fà rabbrividire e che viene tenuto ben nascosto dalle oligarchie occulte sopratutto straniere che controllano le plutodemocrazie e che ci stanno manipolando e schiavizzando sempre piu’

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Le Pmi italiane pagano il doppio di tasse rispetto ai colossi del web 31 Gennaio 2020 - 9:02

[…] Il rapporto tra fisco italiano e multinazionali è una relazione complicata. Talmente intricato da costarci qualcosa come (almeno) 7 miliardi l’anno. Una somma mostruosa in termini di mancati introiti per l’erario, il cui peso si scarica poi […]

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Pos: la lotta all’evasione fiscale è fatta sulla pelle degli esercenti 31 Gennaio 2020 - 10:47

[…] primis chi evade veramente le tasse – multinazionali finanziarie e produttive, nonché la grande organizzazione del crimine – ha sufficienti mezzi “legali” per farlo: è sufficiente, senza andare chissà dove, […]

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