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Un doppio cognome e l’effetto boomerang: quel gol indigesto alla sinistra

by Marco Battistini
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Roma, 23 dic – Minuto ventuno di un diciottesimo turno cadetto qualsiasi. Al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia i padroni di casa si contendono punti per l’alta classifica con il Cesena, altra neopromossa che sembra non accontentarsi di una semplice salvezza. Il trequartista gialloblu Kevin Piscopo riceve palla sulla trequarti sinistra e, da bravo fantasista, cerca l’inserimento giusto sul palo lontano. La parabola trova la testa dell’esterno opposto. Roba dall’abc del pallone, un gol come tanti. O forse no: perché la zuccata – che poi deciderà la gara – porta una firma non proprio qualunque. Un doppio cognome e l’effetto boomerang, rete indigesta per la sinistra italiana. Ma andiamo con ordine.

Ha segnato Romano… Mussolini

Il gesto tecnico che permette alle vespe campane di salire al quarto posto in classifica è quello di – nome completo per dovere di cronaca – Romano Benito Floriani Mussolini. Classe 2003 – compirà ventidue primavere il 27 gennaio – e un bisnonno che, a detta del diretto interessato, è stato “un personaggio importantissimo per l’Italia”. Cresciuto calcisticamente nella Lazio (i capitolini ne detengono ancora il cartellino) il laterale destro ha conosciuto il calcio dei grandi grazie a Maurizio Sarri: nell’ottobre 2021 la convocazione in Serie A. Un’ottima stagione in Lega Pro con la maglia del Pescara e – in queste settimane – il promettente avvio nella realtà cadetta

Al primo centro tra i professionisti, il buon Romano ha fatto letteralmente esplodere lo stadio dedicato all’attaccante del Grande Torino. “Il gol trovato oggi è un po’ figlio del nostro modo di giocare. Ho sempre ammirato terzini di spinta come Walker e Cancelo, sono i miei modelli. Amo attaccare e creare superiorità” ha detto nel post-partita.

In un video diventato immediatamente virale si sente lo speaker – come da consolidata prassi ormai ovunque – scandire il nome del giovane diverse volte. Il pubblico risponde: prima un timido Floriani, poi con un deciso “Mus-so-li-ni”. Scena che – nonostante la fede calcistica di chi scrive – per ovvi motivi ci ha strappato un naturale sorriso.

Il doppio cognome e l’effetto boomerang 

A sinistra, ovviamente, l’hanno presa un po’ meno bene. In attesa che qualcuno ci parli dell’imminente pericolo per la tenuta democratica, messa magari in discussione dal fascismo-esultanza, segnaliamo qualche titolo di giornale. 

“Mussolini segna e l’esultanza dei tifosi fa discutere” fanno sapere dal Corriere della Sera. Stessi toni di Fanpage e del Messaggero. Decisamente più originale la redazione di Libero, “Mussolini segna un gol e la sinistra urla allo scandalo”. Asettica l’Ansa: “Gol di Floriani Mussolini, pubblico della Juve Stabia urla il cognome materno”.

A proposito, un’ultima riflessione sfuggita – o forse no – alle penne del woke di casa nostra. Vi ricordate quando le anime belle pontificavano sull’importanza di combattere il patriarcato tramite l’utilizzo del doppio cognome? Anzi, proprio due mesi fa – era il 27 ottobre – i tipi di Repubblica esultavano per “l’avanzata” della particolare scelta. Dicasi effetto boomerang: che il più importante caso di questa ristretta cerchia riporti direttamente al “male assoluto”, al fantasma principe del politicamente corretto italiano lo troviamo un contrappasso decisamente divertente.

Marco Battistini 

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