Berlino, 15 set – In Germania hanno (parzialmente) riaperto gli stadi. Ma questo, a quanto pare, non ha fatto troppo piacere a Toni Leistner. Difensore 30enne dell’Amburgo, ieri Leistner si è reso protagonista di un siparietto niente male. Al termine della partita contro la Dinamo Dresda, infatti, il calciatore ha letteralmente perso la testa: ha scavalcato la balaustra della tribuna e si è diretto minaccioso verso un tifoso della squadra avversaria. A quel punto lo ha afferrato per il collo e lo ha spintonato facendolo cadere per terra. Solo l’intervento degli steward e di altri tifosi ha impedito che lo scontro degenerasse.
Una cocente sconfitta
Il fatto è avvenuto a Dresda, dove la squadra di casa si è imposta sugli ospiti per 4-1. Una brutta sconfitta per l’Amburgo, e non solo per il risultato. La partita, infatti, era valida per il turno eliminatorio della Coppa di Germania, e si sono affrontate due compagini di serie differenti. La Dinamo Dresda milita in terza divisione (la nostra Serie C), mentre l’Amburgo – che è stato campione di Germania per sei volte e ha addirittura vinto una Coppa Campioni (1982/1983) – si trova attualmente in seconda divisione (equivalente della nostra Serie B). Di conseguenza, i giocatori dell’Amburgo hanno perso malamente contro una squadra sulla carta di molto inferiore.
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Il calciatore: «Ha insultato la mia famiglia»
Leistner, che peraltro è nato proprio a Dresda e in passato ha militato anche nella Dinamo, stava parlando a bordo campo con i giornalisti di Sky, spiegando i motivi che hanno portato all’imbarazzante sconfitta. A un certo punto però, di punto in bianco, il calciatore ha interrotto l’intervista e si è diretto sugli spalti per dare una lezione al tifoso avversario. Poi, una volta finito il siparietto, si è tranquillamente ripresentato davanti ai microfoni: «Ha insultato la mia famiglia», ha dichiarato Leistner. Che probabilmente, per il suo gesto, si beccherà una squalifica molto salata.
I video dell’accaduto
Gabriele Costa
2 comments
Mantenete le distanze per favore.
Qui non si rispettano le regole.
Spintoni e pugni alla distanza di un metro, prego !
Dresda, Dresda…, è arduo “sopra-pensare” con il calcio.