Roma, 17 feb – Che fine ha fatto la moda Black lives matter di inginocchiarsi al fischio di inizio della partite di calcio? Sparita dai radar europei, subito dopo la ridda di polemiche degli Europei. Passeggera come tutte le mode insomma, sostanzialmente inutile e foriera soltanto di stucchevoli sparate politicamente corrette. Prova ne è quanto accaduto ieri sera a Milano, prima del calcio di inizio di Inter-Liverpool.
Inter-Liverpool, c’era una volta il gesto Black lives matter
Tutti i giocatori del club inglese si sono inginocchiati, mentre i nerazzurri sono rimasti in piedi. Anche l’arbitro, il polacco Szymon Marciniak, ha deciso di non inginocchiarsi. Sceneggiata a metà dunque, passata piuttosto sottotraccia a livello mediatico. Nessuno che chieda adesso a chi resta in piedi di cambiare idea, di compiere il gesto Black lives matter per dimostrare di non essere razzista. Non si scorge alcun Letta della situazione intento ad alzare la vocina, per suggerire saggi consigli democristiani in salsa (dolce) progressista. Dove sono finite le anime candide che imperversavano la scorsa estate? Si veda alla voce moda, appunto: passeggere, effimere, fugaci, dunque rapidamente scomparse dalla scena. Il gesto persiste solo in Inghilterra, dove in Premier League c’è chi ancora persevera, peraltro sempre più svogliatamente.
Fine dell’ennesima moda correct
D’altronde lo avevamo già scritto a giugno scorso: alla gran parte degli italiani, comprese molte persone di sinistra, quel ginocchio a terra risulta del tutto inutile. E non serviva la sfera di cristallo per capire che avrebbe finito per stufare anche chi allora lo esaltava per partito preso. Così adesso la stampa correct di casa nostra non parla di “pressioni” politiche, che avrebbero condizionato i giocatori dell’Inter. Come se al contrario chiedere loro di inginocchiarsi non fosse bollabile come “pressione” politica. Ma soprattutto come se i calciatori non fossero in grado di scegliere arbitrariamente cosa fare e cosa non fare. Adesso nessuno darà dei razzisti ai nerazzurri, magari a Denzel Dumfries rimasto in piedi, tanto per invischiarsi nell’ennesimo cortocircuito. No, adesso tutti zitti, perché quando è moda è moda. E ora, moda, non lo è più. Amen.
Eugenio Palazzini