Roma, 16 mag – Prima parte del Giro d’italia all’insegna dell’equilibrio e con numerose sorprese. Dall’odierna tappa regina della settimana inaugurale, da Castel di Sangro a Campo Felice – caratterizzata dal finale in salita e sullo sterrato, – si arriva con la maglia rosa sulle spalle del giovanissimo ungherese Attila Valter, scalatore che già lo scorso anno ha fatto vedere cose buone. L’arrivo finale, come promesso, regala un bellissimo spettacolo, con Bernal che vince su Ciccone, Vlasov ed Evenepoel. Il colombiano della Ineos-Grenadiers prende così anche la maglia di leader. Una classifica generale che vede i primi dieci racchiusi in un minuto.
Giulio Ciccone in splendida forma durante la prima settimana e sempre all’attacco. Nibali si limita a difendere e a non perdere eccessivamente dagli avversari. Il corridore abruzzese tiene in alto le ambizioni dell’Italia al Giro, assieme ad un ottimo Damiano Caruso ed un ritrovato Davide Formolo. Caruso che avrebbe dovuto essere fidato gregario del capitano Mikel Landa. Ma quel che accade prima della volata di Cattolica ha dell’incredibile: il plotone travolge un uomo della sicurezza che segnalava lo spartitraffico, causando la spaventosa caduta di Landa – candidato alla vittoria finale – portato via in ambulanza (fratture multiple), del vincitore del giorno prima Dombrowski (che aveva la maglia blu della classifica scalatori) e di Bidard. In precedenza era caduto, ritirandosi dopo l’arrivo, il russo Sivakov, luogotenente fidato di Bernal.
Buone impressioni dei nostri portacolori
Classifica generale a parte, un Giro d’Italia tutto sommato discreto per gli italiani. Vittoria di Ganna alla cronometro inaugurale, con conseguente maglia rosa, persa nella tappa di Sestola in favore del veterano Alessandro De Marchi. Tanti piazzamenti con Nizzolo, Viviani, Cimolai, Gavazzi, e grazie alle fughe abbiamo conosciuto tanti ragazzi dei team ProTour invitati alla Corsa Rosa. Purtroppo ritirato Domenico Pozzovivo, caduto nella tappa di Ascoli.
Per quanto riguarda i velocisti, come accennato, ancora nessuna soddisfazione per i nostri portacolori, se non numerosi piazzamenti. La prima volata (arrivo a Novara) è andata, a sorpresa, al corridore belga Tim Merlier (Alpecin-Fenix), alla sua prima partecipazione in un Grande Giro. Squadre disattente nella tappa seguente con arrivo a Biella, quando Taco Van der Hoorn porta a termine la fuga di giornata, aggiundicandosi la frazione. Le tappe di Cattolica e Termoli, invece, sono andate a Caleb Ewan, costretto poi al ritiro per una caduta nella tappa seguente. Proprio questa tappa è stata quasi volutamente lasciata in palio ai fuggitivi di giornata, con la vittoria del francese Victor Lafay, non essendo adatta né ai velocisti né ad attacchi dei big. Si riparte domani da Perugia per la “Brunello di Montalcino Wine Stage”.
Classifica generale del Giro d’Italia:
- Egan Bernal (COL)
- Remco Evenepoel (BEL) a 15″
- Aleksandr Vlasov (RUS) a 21″
- Giulio Ciccone (ITA) a 36″
- Attila Valter (UNG) a 43″
- Hugh Carthy (ING) a 44″
- Damiano Caruso (ITA) a 45″
- Daniel Martin (IRL) a 51″
- Simon Yates (ING) a 55″
- Davide Formolo (ITA) a 1’01”
Manuel Radaelli
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[…] terribile Monte Zoncolan, tra le salite più dure tra tutti i Grandi Giro. Si parte col colombiano Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) in maglia rosa, con Vlasov e Caruso subito a seguire. Il versante affrontato è quello di Sutrio, affrontato solo […]
[…] terribile Monte Zoncolan, tra le salite più dure tra tutti i Grandi Giro. Si parte col colombiano Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) in maglia rosa, con Vlasov e Caruso subito a seguire. Il versante affrontato è quello di Sutrio, affrontato solo […]