Roma, 8 mar — La nazionale di atletica leggera convince agli europei indoor di Istanbul vincendo la classifica a squadre, trascinata dalla doppietta Ceccarelli-Jacobs sui 60m e da tanti altri protagonisti.
Europei indoor atletica, Italia trionfa nella classifica a squadre
Italia 84, Gran Bretagna 72.5, Olanda 69. Questa è la classifica a squadre degli europei di atletica indoor (al coperto) svolti lo scorso fine settimana ad Instanbul. La nazionale azzurra, che per troppo tempo non ha brillato come squadra, ma da cui erano emerse “solo” prestazioni individuali (Jacobs e Tamberi su tutti), per la prima volta torna vincente da una competizione internazionale. Nonostante, infatti, il quarto posto nel medagliere, grazie a due ori e quattro argenti, la classifica completa comprendente i piazzamenti fino all’ottavo posto vede al vertice la nostra nazionale d’atletica: andiamo a vedere i protagonisti di questo ottimo risultato.
I 60 metri maschili: trascina la doppietta Jacobs-Ceccarelli
Partiamo obbligatoriamente dai 60 metri maschili, nei quali l’Italia ha mostrato per la seconda volta in pochi anni di vantare eccellenze nella velocità. A proposito di eccellenze, il campione in carica, Marcell Jacobs, parte già sapendo che se la dovrà vedere con la grandissima sorpresa di questa stagione invernale, il connazionale Samuele Ceccarelli, il quale si è imposto proprio sul campione olimpico dei 100m (non nelle migliori condizioni) ai campionati italiani di febbraio. Ceccarelli, ventiduenne di Massa, è bene ricordare, non è un professionista come gran parte dei suoi compagni di nazionale, ed era riuscito in questi pochi mesi invernali a migliorarsi di ben 18 centesimi scalando vertiginosamente le classifiche nazionali ed europee.
I due si incontrano in una finale di altissimo livello, impreziosita dalla presenza del capolista europeo Prescod (Inghilterra), a cui però Ceccarelli ha già tolto durante la semifinale il miglior tempo europeo dell’anno. Lo spettacolo è subito servito: Ceccarelli esplode fuori dai blocchi prendendo un vantaggio che Jacobs, inseguendo da secondo, non riesce a colmare. Il volto di Ceccarelli, quando realizza la vittoria, racchiude tutta l’incredulità di una matricola catapultata in pochissimo tempo sul tetto d’Europa dell’atletica leggera. Onore anche a Jacobs, che non ha rinunciato a buttarsi nella mischia avendo tutto da perdere e qualche acciacco, ma che stringendo i denti ha ottenuto un ottimo argento.
Oro nel getto del peso
Un secondo esaltante risultato arriva dal getto del peso maschile, dove Zane Weir lancia il peso più lontano di tutti, sia più lontano degli avversari in pedana, che di tutti gli italiani della storia. Sfondando infatti il muro dei 22 metri, Weir porta a casa anche il record italiano della disciplina oltre alla pesante medaglia d’oro.
L’argento italiano nell’atletica leggera è femmina
Le altre medaglie d’argento agli indoor di atletica arrivano invece tutte dalle ragazze. Due di queste dai salti, nei quali la figlia d’arte Larissa Iapichino sfiora i 7 metri nel salto in lungo, andando a segnare il nuovo record italiano precedentemente in possesso proprio della mamma Fiona May, mentre nel salto triplo Dariya Derkach conferma il buon periodo, portandosi a casa la prima medaglia continentale assoluta della carriera. L’ultima medaglia dei campionati arriva dalla staffetta 4×400 donne, dove Mangione, Folorunso, Polinari e Marchiando segnano il nuovo record italiano, l’ennesimo di questa stagione al coperto che conferma un ottimo momento storico per il movimento italiano. Degne di nota, inoltre, le prestazioni di promettenti giovani: Lorenzo Simonelli sui 60 ad ostacoli, Nadia Battocletti sui 3000, e Pietro Arese sui 1500, tutti e tre vicini ad un podio solamente rimandato.
L’entusiasmo scaturito dalle medaglie d’oro alle Olimpiadi di Tokyo, dunque, sembra dare i suoi frutti, come confermato dalle interviste degli azzurri nel post gara. Un entusiasmo che sarà sicuramente alimentato dalla favola del buon Ceccarelli e dalla sua vittoria da sogno contro ogni pronostico. Insomma, c’è da augurarsi che sempre più ragazzi vengano contagiati nella volontà di cambiare dimensione e di lanciare la sfida ai vertici europei e mondiali di atletica leggera.
Vittorio Braccia