Parigi, 26 giu – L’Italia non è spacciata. Ce lo assicura Andrea Barzagli nella conferenza stampa di ieri. La bestia nera Spagna? “Bisognerebbe ammazzarla” risponde Andrea mimando lo sparo di un fucile. Gli si chiede di Morata, suo compagno di squadra, adesso rivale. Ma il difensore azzurro mette subito in chiaro una cosa: “Non ci sono amici in queste occasioni” – poi prosegue – “faccio anche fatica a salutarli prima della partita, per un mio fatto interno di concentrazione”, inoltre “sa bene che se passa dalla parte di Giorgio prende due scarpate – dice scherzosamente – ma questa partita va al di là del conoscersi, vince chi è più attento e sbaglia meno”.
Al complimento dell’attaccante spagnolo, che lo ha definito il migliore difensore azzurro, risponde: “Non ci casco, su Morata. Ho un po’ di timore di lui e della Spagna, certe volte questi attestati di stima non mi piacciono molto”. Sicuramente alcune partite, come quella di domani, non hanno alcun bisogno di essere caricate. “È talmente alta la voglia di giocarla che non devi neanche darti delle motivazioni”. Andrea è realista e riconosce la Spagna come una delle favorite, nonostante il brutto secondo tempo disputato contro la Croazia; però rassicura tutti: “Noi combatteremo come al solito, siamo brutti, sporchi, quello che volete, non lo so, ma diamo tutto e speriamo di potergli far male”.
L’obiettivo è quello di frenare la “bestia nera” e quello che conta, per il difensore azzurro, sono i duelli: “Dovremo essere attenti alla loro fase offensiva ma non recitare una parte remissiva”. Analogie con il 2006? “Era un’altra squadra”, ma nonostante ciò una in particolare c’è: “dieci anni fa c’era un gruppo affiatato e c’è anche oggi”. Al match per l’accesso ai quarti mancano oramai poche ore e a quanto sembra la concentrazione e la fiducia nelle proprie capacità è ben salda. Contro la Spagna ci si aspetta un’Italia diversa da quella contro l’Irlanda, ci si aspetta un’Italia lottatrice, in grado di domare la “bestia nera”.
Edoardo Martino