Roma, 1 lug – Andrew Howe, atleta italiano – nero e di origini statunitensi – fornisce una lezione semplicissima ai buonisti. Non apprezza coloro che chiedono ai calciatori della Nazionale italiana di inginocchiarsi. “Secondo me i giocatori non si dovrebbero inginocchiare, perché Black lives matter è una situazione molto americana”, dice Howe ai microfoni di Cosa succede in città, trasmissione di Radio Cusano Campus. Atleta di salto in lungo, già campione europeo e vicecampione del mondo, Howe detiene il record italiano sia outdoor (8,47 m) che indoor (8,30 m) di salto in lungo.
Andrew Howe, lezione ai buonisti
E a differenza di molti pavidi commentatori ha pure le idee molto chiare su certi gesti nati negli Stati Uniti e a prescindere dalla considerazioni politiche ben poco attinenti con la realtà europea, dunque degli Europei di calcio. “Ci sono delle situazioni anche qui in Italia, ma quella è un’altra realtà, un altro mondo, lì un poliziotto ha ammazzato un uomo di colore, qui un poliziotto non ha quasi neanche libertà di agire, se fa male a un gatto lo mettono in galera”, afferma Howe.
Poi l’atleta azzurro entra nel merito anche della questione razzismo, spiegando agli strilloni politicamente corretti come stanno davvero le cose in Italia. “Non ho mai subito episodi di razzismo, forse qualcosa quando giocavo a calcio da piccolo, ma era più una questione di ignoranza, gente che mi insultava magari per provocarmi”. Certo, questo non significa che non esista il razzismo ovviamente. Ma non è inginocchiandosi durante una partita di calcio che si risolve il problema, anzi.
“Inginocchiarsi per essere politicamente corretti? No, grazie“
“Sicuramente è pieno di razzisti, ci sono molte persone che discriminano per ignoranza. Se poi ci dobbiamo inginocchiare nei confronti del razzismo nel mondo, per le ingiustizie, allora quello è un altro discorso. Però se dobbiamo inginocchiarci per un movimento specificatamente americano mi sembra una forzatura sotto certi punti di vista”, dice Howe. Infine la bordata ai benpensanti: “Se mi trovassi in America mi inginocchierei, ma sono italiano. Non è che dobbiamo inginocchiarci solo per essere politicamente corretti”.
Alessandro Della Guglia