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John Wick e la via del guerriero

by Carlomanno Adinolfi
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John Wick

Tre ore di film, di cui circa due e mezza di sola action con combattimenti e sparatorie che mettono a dura prova la sospensione dell’incredulità. Per molti, sia che diano a questa cosa un’accezione positiva che una negativa, il quarto capitolo della saga di John Wick potrebbe sintetizzarsi così. Ma sarebbe superficiale e riduttivo. Perché l’ultimo capitolo della storia dell’assassino più letale del mondo, nonostante la sua apparente semplicità, è un gioiello dalle tante sfaccettature.

Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di maggio 2023

Prima di tutto è un piccolo manuale di storia del cinema. Non tanto per le citazioni e gli omaggi che vanno da Sergio Leone a I guerrieri della notte, da Matrix a Cowboy Bebop, da Kurosawa a Takeshi Kitano, quanto per essere riuscito, in quello che dovrebbe essere «solo» un action movie, a fare un mix di generi che si intersecano e si susseguono senza mai andare a intaccare l’essenza del film.

L’etica guerriera di John Wick

Ma non solo: c’è anche molta filosofia che traspare dai – pochi – dialoghi di John Wick. Non è un caso né solo una citazione colta il fatto che il film si apra con l’incipit del Canto III dell’Inferno dantesco. Perché la storia di John Wick è senz’altro una discesa all’inferno imperniata sul suo sforzo per risalire e tornare a «rivedere le stelle». Ma tutta la saga parla di un sottomondo, o forse un sovramondo, perché è sì nascosto e sotterraneo ma di fatto regola quello visibile, in cui il principio di contrappasso e di causa-effetto che ogni azione provoca è portato agli estremi. Un mondo di persone che vivono libere dai legami della normale società «terrena», ma che sono legate da leggi ferree di ordine superiore, in una struttura gerarchica e dai tratti ancestrali – sottolineati anche da una certa estetica che accompagna i cerimoniali, come le pergamene, le monete d’oro, le pistole antiche – come solo l’oltremondo tomista dantesco poteva essere. Che dire, poi, dell’etica guerriera che più volte cita il bushido che permea i protagonisti ma anche gli antagonisti – alcuni, almeno – della saga e soprattutto di questo quarto capitolo? Il «triangolo» John Wick – Caine – Koji (gli ultimi due interpretati da Donnie Yen e Hiroyuki Sanada) è cementato da rapporti che…

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