Roma, 18 feb – Ancora guai e accuse di appropriazione culturale per la cantante Rihanna, che questa volta ha fatto infuriare gli indù postando una foto che la ritraeva in topless con un ciondolo di Ganesh appesi al collo. L’immagine è stata postata su Instagram per pubblicizzare la sua nuova linea di lingerie Savage X Fenty.
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Ganesh è una delle divinità più popolari in India. Rihanna già si era resa antipatica alle autorità indiane per aver pubblicamente sostenuto gli agricoltori del Paese che in questo periodo stanno manifestando contro le riforme agrarie varate dal governo. In quell’occasione, infatti, il ministero degli Esteri indiano aveva aspramente stigmatizzato l’atteggiamento dell’artista delle Barbados.
Le istituzioni indiane chiedono provvedimenti
La foto postata da Rihanna ha scatenato la reazione sdegnata di Ram Kadam, deputato del partito nazionalista del primo ministro Narendra Modi. «Scandaloso come @Rihanna derida vergognosamente il nostro amato Dio #Ganesh», ha twittato. «Questo dimostra che non ha rispetto per la cultura e le tradizioni indiane». Gli ha fatto immediatamente eco il Consiglio mondiale indù, il Vishva Hindu Parishad (Vhp), legato al partito nazionalista indù di maggioranza Bharatiya Janata Party (Bjp). Il Vhp ha avanzato la richiesta, nei confronti dei colossi Twitter e Facebook, di rimuovere la foto e di prendere provvedimenti contro gli account della cantante.
Il ciondolo di Ganesh fa insorgere i fan di Rihanna
Non solo le alte cariche istituzionali indiane si sono espresse negativamente nei confronti di quella che appare come la classica «appropriazione culturale» (la stessa di cui cianciano senza sosta i vari antirazzisti e sostenitori del Black lives matter, quale è Rihanna): dopo la pubblicazione della fotografia con il ciondolo di Ganesh anche una fetta consistente dei follower della cantante ha commentato infuriata per la grave offesa alla religione e alla cultura indiana, denigrando il gesto.
L’ultimo di una serie di gesti offensivi
Gesto che, a ben vedere, è l’ultimo di una serie di atteggiamenti ben poco rispettosi delle altrui culture, come vorrebbe invece la vulgata politicamente corretta che lei sostiene. Nell’ottobre 2020, Rihanna ha chiesto scusa alla comunità musulmana per aver utilizzato una canzone con versetti islamici sacri nella sua sfilata di lingerie Savage x Fenty. L’artista, per lo stesso motivo, aveva precedentemente ritirato dal commercio un cosmetico chiamato Geisha Chic creato dalla sua azienda Fenty Beauty. Insomma: la stessa Rihanna che invoca giustizia sociale, inclusione per gli afroamericani, che supporta le istanze Black lives matter e si proclama ambasciatrice di tutte le diversità non sembra essere parimenti pronta a comportarsi in modo rispettoso quando non si parla di «cultura nera», anzi. L’atteggiamento pare essere quello di una imprenditrice spregiudicata che attinge a mani basse dove le capita pur di vendere i propri prodotti.
Cristina Gauri