Roma, 14 mag – Ad Amedeo Minghi l’Eurovision non è piaciuto, giusto per usare un eufemismo. In un video sui propri social il cantatore romano è intervenuto a gamba tesa contro la competizione musicale europea che si è conclusa questo fine settimana, arrivando perfino al paragone biblico con Sodoma e Gomorra.
Il commento di Amedeo Minghi
Ormai è da qualche anno che l’Eurovision è lo specchio glitterato delle derive progressiste del nostro continente. Un esercizio di propaganda che si vorrebbe vendere come trasgressivo e innovativo, ma è invece il solito spettacolo intriso di conformismo e ruffianeria. Se ne è accorto anche Amedo Minghi, che non nasconde il suo disappunto: “Ho tentato di guardare per intero il Festival europeo, ma non ci sono riuscito, era Sodoma e Gomorra, non era un Festival. Infatti, ha vinto uno svizzero con la gonnellina”. Il cantante in questione si chiama Nemo e afferma di essere “non binario”, tanto da festeggiare la propria vittoria come un successo arcobaleno: “Questa è stata una delle rappresentazioni più queer che abbiamo visto all’Eurovision ed è stato fantastico”.
“Ma non era un continente cristiano?”
Una spettacolarizzazione che secondo l’opinione di Amedeo Minghi non è altro che un guscio vuoto: “Ormai è così. Musica? Niente. Tante luci, tanti colori, tanti costumi. È musica da vedere, non da ascoltare. C’era anche uno che ha cantato tutto nudo. Ma non era un continente cristiano?”. Il cantautore cerca anche di pararsi da eventuali critiche: “Intendiamoci, non sono certo bigotto. Non mi fa nessun effetto il fatto dell’omosessualità, figurarsi, chi se ne frega, quando mai un artista guarda queste cose”. Ma puntualizza: “Non deve però essere la condizione ideale per fare questo lavoro. Cioè uno per cantare delle canzoni deve per forza andare in giro come quello che ha cantato con il pisello di fuori?”. Il riferimento è ai finlandesi Windows95man che nella loro esibizione hanno giocato sulla nudità maschile, a dire il vero fittizia.
Michele Iozzino