Se ne parla ormai da anni, ma il nuovo decennio appena iniziato sembra quello realmente decisivo per dare nuova forma all’industria e ai suoi processi, all’insegna di automazione e di tecnologia. E l’Italia sembra essere all’avanguardia soprattutto quando si parla di robotica.
Tecnologia e nuovi processi online
Il primo aspetto interessante è il dato che riguarda l’aumento delle aziende che sfruttano i canali digitali per proporre i loro prodotti e servizi: non solo eCommerce B2B, un mercato che continua a crescere a ritmi di doppia cifra, ma anche vetrine e siti di riferimento per conoscere le ultime novità in fatto di soluzioni per le imprese e le industrie.
È il caso di Famispa.com che, forte della leadership acquisita in 90 anni di attività nella produzione e vendita di arredamenti industriali e arredi officina in Italia e nel mondo, ha saputo declinare la sua offerta anche online, consentendo così alle aziende interessate di visualizzare l’intero catalogo di prodotti e di entrare in contatto diretto con i rivenditori, con una semplificazione immediata dei processi.
Semplificare e velocizzare i processi
Oltre che curare l’allestimento di un impianto in tutti i suoi dettagli, sfruttando i vantaggi di queste nuove modalità di acquisto prodotti e servizi, le imprese italiane dovranno fare i conti anche con l’evoluzione dei processi produttivi, e anche in questo caso la tecnologia assume una rilevanza decisiva.
L’impatto della robotica
Lo scenario economico verso cui stiamo andando infatti sembra sempre più orientarsi verso aziende innovative e “robotiche”, che applichino soluzioni logistiche sfruttando tecnologie di nuova generazione che si estendono a sistemi autonomi, anche per la gestione del magazzino e per l’automatizzazione dei processi di inventario (sull’esempio di Amazon, che usa questo sistema anche per recuperare le merci da spedire).
L’Italia in prima linea
In maniera forse sorprendente, l’Italia ha intercettato il cambiamento e, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ifr (International Federation of Robotics), nel solo 2018 nel nostro Paese sono stati venduti quasi 10 mila robot, secondo dato più alto in Europa dopo quello della Germania, con un incremento del 27% rispetto all’anno precedente.
Questa performance ha consentito all’Italia di scalare posizioni sia nella classifica mondiale dei Paesi che usano maggiormente la robotica che nella graduatoria delle nazioni a maggiore densità di robot adottati per ciascun lavoratore, salendo rispettivamente al settimo e al nono posto assoluto.
La diffusione della robotica industriale nel mondo
Inoltre, l’Italia ha un livello di “densità robotica” praticamente doppio rispetto alla media mondiale: il report della Ifr stima una diffusione media internazionale dei robot applicati all’industria pari a 99, mentre il nostro Paese raggiunge un valore di 200, molto più alto anche della media continentale (l’Europa nel complesso si ferma a 114).
A livello globale, i cinque colossi del mercato dei robot industriali rappresentano insieme il 74 per cento delle installazioni completate nel 2018, ovvero Cina, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti e Germania. In particolare, la Cina è al primo posto assoluto con una quota del 36 per cento sul totale delle installazioni, mentre come detto la Germania è il primo Paese europeo, precedendo appunto l’Italia e la Francia.
Le applicazioni dei robot nell’industria
Ma quali sono le applicazioni di questi aiutanti? Il principale comparto di adozione di robot a livello globale resta quello dell’industria automobilistica, con una quota di quasi il 30 per cento dell’offerta totale (sempre con dati aggiornati al 2018, gli ultimi analizzati dall’Ifr) e applicazioni per migliorare la capacità di produzione di automobili e nella modernizzazione degli impianti. Gli altri ambiti robotici sono l’industria elettrica ed elettronica e l’industria metalmeccanica: in particolare, quest’ultima area è quella più attenzionata anche in Italia, dove rappresenta il 26 per cento delle installazioni di robot industriali.