Roma, 08 apr – È morto il fisico Giorgio Salvini, 95 anni, padre dell’elettrosincrotrone di Frascati, il primo acceleratore circolare italiano.
Nato a Milano nel 1920, Salvini consegue una laurea in fisica presso l’università meneghina nel 1942. Dopo una breve esperienza bellica negli Alpini si dedica, dal 44 al 48, allo studio dell’atomo ed alla fisica delle particelle. Nel 1949 parte, su invito della Princeton University, alla volta degli Stati Uniti dove approfondirà i suoi studi sulle particelle, in particolare sui mesoni neutri.
Rientrato in Italia, nel 1951, insegnerà presso le università di Cagliari, Pisa e Roma. Nel 1953, ad appena 33 anni, viene nominato Direttore del Progetto nazionale per la costruzione a Frascati di un elettrosincrotrone da 1.000 MeV (mega elettronvolt). La sua costruzione sarà il primo passo della ricerca di una “via italiana alle alte energie” presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), che presiederà dal 1966 al 1970. Giorgio Salvini è inoltre noto per esser stato il presidente dell’Accademia dei Lincei dal 1990 al 1994, mentre, nell’ambiente politico, per esser stato ministro dell’Università e della Ricerca dal 1995 al 1996, sotto il governo Dini.
La comunità scientifica porge quindi l’ultimo saluto ad uno dei grandi protagonisti della rinascita della fisica italiana nel dopoguerra.
Cesare Dragandana