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Ferrari: nuova catena di montaggio per veicoli elettrici e ibridi

by La Redazione
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La Ferrari ha annunciato l’avvio un significativo ampliamento della storica industria a Maranello, con una nuova catena di montaggio dedicata alla costruzione di veicoli elettrici e ibridi. Anche la casa del Cavallino Rampante si sta adeguando alle nuove direttive votate recentemente dal Parlamento Europeo, che prevedono lo stop alla produzione di auto a motore diesel e benzina a partire dal 2035.

Per Ferrari e Lamborghini (assieme alle altre case della Motor Valley, come Pagani, Maserati e Dallara) il Parlamento Europeo ha emesso una piccola deroga, cioè la possibilità di attendere un ulteriore anno e di non avere obiettivi intermedi di taglio delle emissioni nei prossimi anni. Nonostante ciò, queste aziende si sono già mosse per i primi, storici cambiamenti. Nei nuovi terreni acquistati, Ferrari dovrebbe preparare la sua rivoluzione elettrica, partendo innanzitutto da quella intermedia che riguarda l’ibrido.

Secondo le prime indiscrezioni, la prima auto ibrida nella storia della Ferrari dovrebbe essere… l’ultima, cioè la Purosangue: il primo SUV Ferrari che uscirà quest’anno in versione benzina e già nel 2024 in versione ibrida. La prima auto totalmente elettrica, invece, si farà attendere fino al 2025, proprio come quella della Lamborghini, per una concorrenza serrata che potrà quindi proseguire anche ad emissioni zero.

Come sarà la prima Ferrari totalmente elettrica?

Si sa davvero poco sulla prima Ferrari totalmente elettrica. Di sicuro verranno confezionati su misura per lei pneumatici per auto sportive , al fine di garantire stabilità e sicurezza anche ai 300 km all’ora. Secondo le poche indiscrezioni arrivate finora non snaturerà il classico stile Ferrari e sarà ancora una volta un’icona di design, di potenza e di affidabilità.

La notizia di una Ferrari totalmente elettrica ha creato molta curiosità e ci sono tante voci e tanti rumors attorno ad essa, a partire da quella del motore: il motore Ferrari a benzina ha un rombo tutto suo, mentre quello elettrico nasce totalmente silenzioso. Che cosa vorrà fare la casa del Cavallino Rampante? Vorrà far emettere dei rumori registrati? Il guidatore sarà contento lo stesso di questa soluzione o in prospettiva si potranno perdere dei clienti? Sono davvero tante le domande e i dubbi che si porta dietro una transizione ecologica di questa portata.

Chi si ferma è perduto?

La rivoluzione elettrica si sta avvicinando anche se il 2035 pare ancora lontano. Di sicuro tutte le case automobilistiche stanno correndo verso una direzione univoca che è quella delle zero emissioni. Anche le infrastrutture però dovranno crescere in maniera adeguata, perché oggigiorno, almeno in Italia, l’acquisto di una macchina al 100% elettrica è ancora controproducente, visti anche gli ultimi aumenti in bolletta.

C’è inoltre il rischio della mancanza di materie prime, in particolare per la produzione di batterie, che vedranno (ragionevolmente) grossi aumenti nei prossimi 10 anni. Assisteremo ad un futuro probabilmente frenetico, dove alcuni grossi produttori di auto potrebbero rimanere schiacciati dalla concorrenza ed arrivare alla chiusura. D’altro canto, la speranza è che l’aiuto che riceverà l’ambiente da questo cambiamento storico porti davvero ad un mondo più green e sostenibile.

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