Roma, 18 gen – Via libera del Consiglio dei ministri al “decretone” per il reddito di cittadinanza e quota 100, le due misure-bandiera di M5S e Lega, a lungo rimandate perché non si trovava la quadra su coperture, tempi e modalità di realizzazione.
Per il premier Giuseppe Conte si tratta di “una tappa fondamentale per questa esperienza di governo, sono due misure che non rispondono a estemporanee promesse elettorale ma costituiscono un progetto di politica economica sociale di cui questo governo va fiero”.
“Prima si facevano vertici sui rimpasti, noi abbiamo fatto tutti i vertici necessari per entrare nella casa degli italiani, per incidere nella vita vera degli italiani. Luigi e Giuseppe, vi dico grazie, sono stati 7 mesi entusiasmanti e i prossimi dieci anni lo saranno altrettanto“, commenta il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Nel dettaglio, sono 1,32 milioni i nuclei familiari che beneficeranno del reddito di cittadinanza, di cui – è confermato – 164 mila stranieri. Lo si legge nella relazione tecnica dell’ultima bozza del decretone successiva al Cdm. Secondo una tabella riportata sempre nella relazione, in totale i nuclei di soli stranieri sono pari a 256 mila: di questi, 92 mila non potranno accedere però al reddito in quanto non “lungosoggiornanti” e non residenti da almeno 10 anni nel territorio italiano.
“E’ un progetto – chiarisce il premier – che riguarda cinque milioni di persone che si trovano in povertà e un milione di persone che potranno andare nel triennio in anticipo in pensione”.
Sul fronte pensioni, invece, Salvini assicura: “Soldi veri: 22 miliardi di euro. Sono felice. Tanto impegno ma ci siamo: dalle parole ai fatti. Ci dicevano che non si poteva: diritto alla pensione per un milione di italiani contiamo possa trasformarsi in diritto al lavoro per un altro milione di italiani che non deve scappare all’estero“.
Ci sarà “subito la liquidazione per il settore pubblico, 30 mila euro cash”, ha aggiunto il leader della Lega. Con quota 100, ha ribadito, “non c’è nessuna penalizzazione e nessun taglio, sarà una libertà di scelta”.
Salvini spiega: “62 anni e 38 anni versamenti senza penalizzazione ed è solo il punto di partenza, l’obiettivo è quota 41. La Fornero si prepari a piangere ancora“, ha detto ancora Salvini. “Dedico questa decina di paginette – sottolinea – alla signora Fornero, la signora piangente, e al signor Monti, non se ne fanno ancora una ragione…io conto di fare il ministro ancora a lungo”.
Dal canto suo, il capo politico del M5S Di Maio spiega che “un’impresa che assume chi prende il reddito di cittadinanza arriva fino a 18 mesi di sgravi fiscali. Se chi prende il reddito decide di aprire un’azienda riconosciamo fino a 16 mesi di assegno per avviarla. Perché questa misura serve anche a stimolare l’autoimpiego e ad abbassare il costo del lavoro, su cui c’è tanto da fare”.
“In sette mesi abbiamo realizzato le misure centrali del contratto di governo: reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni. Adesso abbiamo la dimostrazione con i fatti che tutti gli altri punti del contratto si possano realizzare. A chi diceva fosse fantascientifico dico che la migliore risposta è questa”, evidenzia il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico.
Poi Di Maio avverte che nel reddito di cittadinanza ci “sono norme anti-divano, che sono le norme su cui si fonda tutto il programma e che non consente a nessuno di poter abusare del reddito“.
“Non converrà rifiutare la prima domanda, perché dalla seconda l’offerta è più lontana, e la terza è in tutta Italia”. Oltre al patto per il lavoro e al patto per l’inclusione sociale ci sarà anche “un patto per la formazione”, siglato con “enti di formazione bilaterale, enti interprofessionali o aziende”, per chi non è “adeguatamente formato” per entrare subito nel mondo del lavoro.
“Per febbraio – prosegue il vicepremier – saremo pronti a pubblicare il sito internet che dirà quali documenti sono da preparare e poi il sito da marzo sarà attivo per recepire la documentazione. Non c’è bisogno di andare a nessuno sportello se non si vuole. Possibile fare tutto con il portale” ma in alternativa si potrà usare “un normale sportello postale” o ancora i Caf.
“Dopodiché l’Inps verifica e il reddito sarà erogato con una normalissima carta elettronica di Poste italiane. Dopo l’accesso al programma, entro 30 giorni, si sarà contattati dai soggetti attuatori”.
“Ci sono le pensioni di cittadinanza che stanno aspettando tanti pensionati che vanno alla mensa dei poveri. Ci saranno 780 euro se il pensionato vive da solo e per un nucleo fino a 1032 euro di pensione di cittadinanza“, aggiunge Di Maio. La platea di chi percepirà il reddito di cittadinanza – chiarisce – sarà “per il 50% al Sud e per il 50% al centro-Nord”.
Insomma, le coperture – il governo assicura – ci sono. Il “decretone” pure. Aspettiamo le misure, e vediamo se oltre alle clausole di salvaguardia servirà anche una manovra correttiva.
Il premier Conte non lo esclude, vista la congiuntura economica negativa.
Adolfo Spezzaferro