Perugia, 12 apr – Altro scossone in casa dem, con l’inchiesta sulla sanità in Umbria che ha portato all‘arresto, da parte della Guardia di Finanza, del segretario regionale del Pd Gianpiero Bocci e dell’assessore regionale alla Salute e alla coesione sociale Luca Barberini. Bocci tra l’altro è stato tra sottosegretario all’Interno nel governo Alfano e poi, confermato, nel governo Renzi. L’indagine della Procura della Repubblica ha messo nel mirino alcune irregolarità che sarebbero state commesse in un concorso per assunzioni nell’ambito sanitario. Entrambi gli esponenti del Partito Democratico sono finiti agli arresti domiciliari. Provvedimento analogo per il direttore dell’azienda ospedaliera Emilio Duca e per il direttore amministrativo dell’azienda.
Ipotizzati falso e abuso di ufficio
La Gdf aveva già eseguito alcuni decreti di perquisizione nei confronti del presidente della Regione Catiuscia Marini, dell’ex sottosegretario all’Interno e dell’assessore alla sanità. Nelle indagini sarebbero coinvolti 6 dirigenti dell’azienda ospedaliera. Il procuratore Luigi De Ficchy ipotizza, a vario titolo, i reati di abuso d’ufficio, rivelazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento e falso. Stando a quanto appreso dai media locali, la Guardia di Finanza ha perquisito le abitazioni e gli uffici dei destinatari dei decreti. Oltre alla sede dell’assessorato alla Sanità.
“Ho offerto la mia massima collaborazione personale e istituzionale, all’attività dei rappresentanti dell’autorità giudiziaria. Sono assolutamente tranquilla e fiduciosa nell’operato della magistratura, nella certezza della mia totale estraneità ai fatti e ai reati oggetto di indagine”, ha dichiarato il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. Si tratta però di una tegola non da poco per il Pd.
Eugenio Palazzini
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