Washington, 15 gen – Donald Trump rivendica ancora una volta l’assassinio di Qassem Soleimani a Baghdad e definisce il capo della Forza Quds dei Guardiani della rivoluzione iraniana un “figlio di puttana“. Intervenendo ad un comizio a Milwaukee, nel Wisconsin, il presidente Usa ha detto che il generale iraniano era “il re delle bombe su strada. Enormi percentuali di persone non hanno gambe e braccia ora, a causa di questo figlio di puttana”, ha affermato.
Per il presidente Usa, l’eroe della guerra all’Isis è un “mostruoso terrorista”
“I democratici sono arrabbiati perché abbiamo ucciso questo mostruoso terrorista, anche se questo mostro era responsabile di centinaia e centinaia di morti”, ha dichiarato Trump, che ha dedicato gran parte del suo discorso proprio al raid aereo con cui ha fatto uccidere Soleimani a Baghdad, fortemente criticato dall’opposizione secondo cui il presidente avrebbe dovuto, prima di dare l’ordine, consultare il Congresso. Ma, per il presidente repubblicano, i dem “stanno facendo di tutto per denigrare ciò che abbiamo fatto”, il Partito democratico dovrebbe essere invece “oltraggiato dai terribili crimini di Soleimani, non dalla decisione di metter fine alla sua misera vita”. Soleimani, ha aggiunto Trump, “andava ucciso 20 anni fa“.
Parole, quelle del presidente Usa, che di certo verranno condannate dall’Iran, che considera Soleimani un eroe nazionale (amatissimo dal popolo). Generale che, lo ricordiamo, ha combattuto con successo contro l’Isis. Non a caso, infatti, nei giorni scorsi, proprio i terroristi (quelli veri) hanno esultato per la sua morte. Parole, quelle di Trump, che non sembrano affatto andare nella direzione di una de-escalation con l’Iran.
Adolfo Spezzaferro
5 comments
“Va bene”. Ma chi ha istigato e favorito Saddam Hussein in una guerra fratricida tra sunniti e sciiti cos’ era, un figlio di…, indegni ed infami. Le conseguenze le paghiamo ancora oggi, “caro” Trump… dalla memoria comoda. Bisogna finirla di giocare sui popoli, sulle loro tradizioni e volontà, soprattutto per capire di più chi siamo su questa terra, grazie a mantenute e protette differenziazioni, Davanti all’ infinito, siamo tutti in uno zoo da mantenere “pulito e disinfettato” da provocatori, speculatori, avvelenatori e falsificatori.
Trump …. non ha tutti i torti ….. per una volta il generale era dalla parte del giusto , ma per
una vita è stato un Komeinista !
L’ errore occidentale , in primis USA , è stato NON terminare Komeini sostenendo in pieno lo Scià , Aryamehr ,
correvano gli anni ’80 del secolo scorso …..
Ci saremmo risparmiati un sacco di m…. sopprimendo una sola persona , forse un centinaio .
Per una volta gli USA stanno operando bene , anche se per i motivi sbagliati .
Sai cosa penso veramente SergioM…, che se fossimo nati in Iran saremmo stati Khomeinisti, che dici, mi sbaglio? Ti anticipo che il poster di Khomeini accanto a quello di Che Guevara, non sfigurava, anzi… zittiva.
Trump ha pure l’indecenza di insultare la vittima del suo attentato terroristico, e con essa una Nazione di cui Soleimani era un massimo esponente. L’arroganza non ha fine.
L’omicidio di Soleimani é l’apoteosi di 20 anni di guerra infinita scatenata col pretesto del terrorismo. Oggi gli Usa si arrogano anche l’arbitrio di poter uccidere esponenti di altre potenze, di colpirli sul suolo di Stati sovrani, di non rispettare alcuna regola del diritto internazionale, dopo essersi arrogati il diritto di rovesciare regimi invisi col pretesto della democrazia, finanziando e imponendo al contempo dittature e tirannie amiche, e dopo aver mosso guerre con pretestuosi casus belli. Rispetto alle guerre e agli omicidi mirati dei Bush e di Obama, Trump fa concettualmente un ulteriore passo verso l’elevazione degli Usa da gendarme del mondo (che fingeva di riparare, con pretesti inconsistenti, presunte violazioni del diritto internazionale) a gangster che direttamente decide di usare la forza letale ogni volta possa ritenerlo utile per i propri interessi.
In fondo si sono soltanto tolti la maschera da sceriffo per mostrare il volto da fuorilegge. sempre di far-west si tratta
Ben detto.