Roma, 23 ago – Nel bel mezzo delle consultazioni di ieri, Matteo Renzi, mentre teneva la lezione per i ragazzi della scuola di formazione politica a Barga, in Garfagnana, non ha perso l’occasione per lanciare una bordata all’interno del Pd. Ed ecco che durante il discorso dopo gli incontri al Quirinale (quello in cui il capo politico del M5S Luigi Di Maio sembra frenare l’asse dem-stellato), l’ex premier attacca duramente Paolo Gentiloni (da sempre contrario al governo con i 5 Stelle e che ieri a quanto pare avrebbe fissato i paletti durissimi da digerire per i pentastellati): “È lui che ha fatto passare il messaggio di una triplice richiesta di abiura da parte del Pd ai 5 Stelle“, dice ai ragazzi parlando delle tre condizioni del Pd al Movimento: Renzi si riferisce in particolare al no alla riforma sul taglio dei parlamentari come è stata scritta e votata.
“Non è detto che il Pd arrivi tutto insieme alle elezioni”
Gentiloni sta provando a far saltare l’accordo tra Pd e M5s, inviando “spin” (colpi a effetto,ndr) ai giornali, ma “se uno, contravvenendo alle regole interne, con uno spin fa saltare tutto, non è detto che il Pd arrivi tutto insieme alle elezioni…”, dice Renzi nell’audio registrato durante la sua lezione. “Due giornalisti, Goffredo De Marchis di Repubblica e Alessandro De Angelis di Huffington Post, interessante notare che appartengono allo stesso editore, hanno riportato uno spin, che hanno individuato proveniente dal Nazareno, ma in realtà di Paolo Gentiloni, è Paolo che ha fatto passare questo messaggio, con una triplice richiesta di abiura ai Cinque Stelle: dl Sicurezza bis, legge di Bilancio e questo mi sembra logico, e poi il taglio dei parlamentari“.
Così il presidente del Pd mette a rischio la trattativa
“I 5s hanno garantito ‘noi ci stiamo se garantite che arriviamo al referendum’ – spiega Renzi -, l’ala trattativista del Pd, Franceschini, ha risposto ‘a noi sta bene se ci garantite dei contrappesi sulla legge elettorale’. Ma la parte dei 5 Stelle contraria alla trattativa, guidata da Di Battista e Paragone, allora ha detto ‘Zingaretti è Giuda’. E quindi i 5 Stelle hanno detto ‘andremo alle 5 da Mattarella a dire, mai con il Pd…’ Questo però vede tutti i gruppi M5S che ormai danno per scontato l’accordo col Pd, preoccupati”. E per l’ex segretario dem la responsabilità è tutta dell’ex premier e attuale presidente del Pd.
“Una bellissima lezione di politica applicata”
Per Renzi, “il modo con il quale lo spin è stato passato, è finalizzato a far saltare tutto. E qui è una bellissima lezione di politica applicata: Gentiloni c’era al Colle, ma non ha aperto bocca, non ha detto nella sede ufficiale quello che pensava, ed era del tutto legittimo che lo facesse come membro della delegazione, più discutibile che lo facesse nel momento in cui parla il segretario. Ma lo ha detto a due giornali“.
Al di là della trattativa in corso con i 5 Stelle – la “ragion di poltrona” dovrebbe mettere tutti d’accordo – è evidente che il Pd è spaccato e che Renzi è tutt’altro che messo nell’angolo. E che sebbene lui non faccia che ripetere che è fuori dai giochi che non chiede incarichi per lui e per i suoi, Zingaretti di fatto in Aula ha a che fare con parlamentari in grandissima parte renziani.
Ludovica Colli
1 commento
Certo che pensare chi sia peggio in quel partito è davvero difficile: ogni giorno si apre una sorta di gara.
Se non avesse schierato dalla sua i giornali, una buona parte delle TV e soprattutto non fosse infiltrato come un virus in tante parti dello Stato (scuola, magistratura, amministrazione) e sposato in seconde nozze il Vaticano, avrebbe fatto la fine meritata, l estinzione.