Roma, 15 mar – Toto Cotugno non ci sta a fare la fine di Al Bano e risponde alla richiesta di alcuni deputati ucraini di inserirlo nella lista nera riservata ai sostenitori di Putin. “Sono molto sorpreso e dispiaciuto per questa notizia. Un gruppo di deputati ucraini vorrebbe impedirmi di cantare in un Paese che amo e che ama la mia musica? E’ assurdo”, spiega il cantante all’Ansa. “Sono un apolitico, è chiaro? Ho cantato in occasioni istituzionali per capi di Stato tra cui Putin, ma questo non significa un’adesione politica. Non mi aspettavo un inizio così turbolento del tour internazionale. Credo nei valori della pace e del dialogo di cui mi sento ambasciatore”.
Non la pensano così i deputati ucraini che parlano di Cotugno come di “un agente di appoggio della guerra della Russia in Ucraina”, sostenendo di avere le “prove” dell’appoggio che il cantante avrebbe dato all’annessione della Crimea da parte della Russia. “Toto Cutugno uomo dell’anno 2013 in Ucraina e oggi invece indesiderato? Addirittura ‘ uomo dei Servizi’? “E’ qualcosa di sconfortante, direi qualcosa di assurdo, inconcepibile”, è stato il commento all’Agi di Danilo Mancuso, manager dell’artista italiano.
“E’ sorprendente questa presa di posizione”, prosegue Mancuso, “perché del concerto si sa da mesi, conosco come lavora Toto e quindi da manager ho fatto in modo che ci fosse la ‘contaminazione’ con la gente e gli artisti del posto. Dovremmo partire il 21, ora vedremo. Certo, è una cosa veramente strana, Toto ha sempre fatto questo tipo di cose, sono 30 anni, e non certo per fare politica, lui è uno dei più amati nei Paesi dell’est europeo“. Chissà se Toto Cotugno riuscirà ad esibirsi a Kiev il prossimo 23 marzo, o se gli ucraini non gli faranno passare il torto di aver cantato “Happy Birthday mister president” in occasione del sessantatreesimo compleanno di Vladimir Putin o con il coro dell’Armata Rossa.
Davide Di Stefano
