Roma, 7 mag – La Regione Toscana che al suo timone vede il Partito Democratico di Enrico Rossi, ha reso pubblico il decreto di assegnazione ad Autolinee Toscane Spa della gara unica regionale per il servizio di trasporto pubblico locale su gomma. Nonostante il nome italiano, Autolinee Toscane fa capo alla francese Ratp.
Una gara da miliardi di euro
Questa decisione sopraggiunge mentre è ancora in atto un contenzioso tra l’impresa aggiudicataria e il concorrente italiano, la Mobit. Tale controversia è iniziata nel 2016 davanti al Tar, per poi proseguire al Consiglio di Stato e fine arrivare davanti alla Corte di Giustizia Europea. Quest’ultimo organo, con sentenza emessa il 21 marzo scorso, ha confermato la regolarità della gara dal valore di 4 miliardi di euro, che prevede l’affidamento del servizio ad un unico gestore per la durata di 11 anni. La Regione Toscana a quanto pare non ha tempo da perdere: la pubblicazione di tale decreto di assegnazione all’azienda francese avrebbe fatto arrabbiare non poco l’italiana Mobit, che altro poi non sarebbe che un consorzio delle aziende di trasporto pubblico locale. La gestione del trasporto rimarrà in capo alla Mobit fino al 31 dicembre, in attesa della decisione del Consiglio di Stato (che è, invece, prevista per il 10 ottobre).
Mobit, FdI e persino Pd contestano la decisione
Giuseppe Gori, presidente in carica della Mobit, ha contestato la decisione: “Ne prendiamo atto, ma la riteniamo sbagliata e pericolosa”. Persino il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, in quota Pd, la contesta: “L’indirizzo perseguito dalla Regione non corrisponde alla volontà dell’assemblea legislativa della Toscana e neppure a profili di opportunità” dichiara.
Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, è anch’egli contrario a questa presa di posizione da parte della Regione Toscana: : “Il fascino transalpino per la sinistra è evidentemente irresistibile: dopo aver avallato le rivendicazioni d’Oltralpe sulle origini del genio di Leonardo da Vinci, la Regione Toscana forza inspiegabilmente la mano per affidare alla società di proprietà del governo francese Ratp il trasporto pubblico locale. Una scelta incomprensibile che conferma i sintomi di allergia alla tutela dell’interesse nazionale italiano dei nostri amministratori“.
Sull’argomento interviene anche Eugenio Palazzini, coordinatore di CasaPound Toscana: “Svendere il trasporto pubblico a un’azienda francese è degno delle peggiori politiche liberiste. A ben vedere, gratta gratta, non si discostano poi tanto dall’internazionalismo immigrazionista di Enrico Rossi. Il motto è lo stesso: prima gli stranieri. Il compagno governatore getta così il colbacco e mostra il suo volto esterofilo. D’altronde è questa la sinistra in Toscana: dopo il ridicolo servizio di accoglienza migranti, adesso ha approntato il tappeto rosso per le società d’oltralpe”
Ilaria Paoletti