Roma, 9 lug – Gli attacchi di Vincenzo Spadafora, sottosegretario M5S alle Pari Opportunità, non sono andati giù a Matteo Salvini. ”L’Italia – ha detto Spadafora a Repubblica – vive una pericolosa deriva sessista” e, secondo il sottosegretario pentastellato, gli insulti alle donne “arrivano proprio dagli esponenti più importanti della politica”. Il riferimento è in particolare agli “gli attacchi verbali” del ministro dell’Interno a Carola Rackete, definita “criminale, sbruffoncella, pirata”. Per Spadafora queste sono “parole che hanno aperto la scia dell’odio maschilista contro Carola, con insulti dilagati per giorni e giorni sui social”.
L’esponente grillino difende dunque la “capitana” della Ong che ha sfidato il governo italiano di cui lo stesso Spadafora fa parte. Una presa di posizione piuttosto grottesca che però è un tentativo senza mezzi termini per attaccare il vicepremier leghista. Al contempo denota un certo caos all’interno del Movimento Cinque Stelle, spaccato in due o forse più parti, sulla linea da tenere. Un certo nervosismo, prima latente e adesso sempre più evidente.
La replica di Salvini
Erika Stefani, ministro leghista degli Affari Regionali e delle Autonomie, ha replicato duramente a Spadafora: “Utilizzare il dramma della violenza che troppe donne hanno subito o subiscono per attaccare Salvini è vile. Un comportamento che male si addice a chi ha un incarico di Governo così delicato come quello che ricopre Spadafora e che quindi andrebbe ripensato. Sono costernata. La politica non dovrebbe mai arrivare a questo livello”. Richiesta dunque chiara: il sottosegretario pentastellato deve dimettersi.
Lo stesso ministro dell’Interno non ha perso tempo a rispondere, rilanciando: “Cosa sta a fare Spadafora al governo con un pericoloso maschilista? Se pensa che io sia così brutto e cattivo, fossi in lui mi dimetterei e farei altro, ci sono delle Ong che lo aspettano“, ha detto Salvini durante una conferenza stampa al Cara di Mimeo.
Alessandro Della Guglia
6 comments
Deriva sessista, sovranista, razzista, etc., etc.. Questo povero paese che, come scrisse Brecht, ha bisogno di eroi, e che quindi è sventurato, sta’ subendo da decenni una deriva “imbecillista” imposta, con le buone e con le cattive, di riffa & di raffa, da quella odiosa e blasfema mostruosità che è conosciuta con il nome si partito comunistoide-pidiessista. Ma nessuno ne parla….. MAI!!!
Ma ce le hai le prove che sia Salvini, il “mandante” di questa “deriva”? Ah si: il suo non calarsi le braghe come fanno certi FROCIONI annichiliti da una politica di “uomo giù, donna su”, voluta da Soros e i suoi zerbini…
Sgarbi ha detto mesi addietro che Di Maio era fidanzato con Spatafora e non mi risulta una querela per tale affermazione.Inoltre Luigi Bisignani aveva parlato della “potente e litigiosa lobby gay all’ interno del m5s”.E Spatafora fà pure la morale ad altri che non lo hanno mai offeso ed anzi gli ha dato molto piu’ spazio di quanto meritava.
La deriva sessista c’è ma è contro gli uomini…
[…] rientrato? Eppure il politico pentastellato era andato oltre, giudicando le affermazioni di Salvini “parole chehanno aperto la scia dell’odio maschilista contro Carola, con insulti dilagati per gi…. Dopo la richiesta di dimissioni arrivata da parte del leader leghista, in molti forse non si […]
Spadafora da fine 2011 al 2016 diventa garante dell’infanzia.
Dichiara …guarda guarda …di essere favorevole alle adozioni da parte di copie dello stesso sesso.
Ora, mi domando, di Bibbiano e della marea di soldi concessi dallo Stato alla Forteto proprio negli anni in cui lui era garante, e malgrado la condanna di Fiesoli per abusi sessuali, ne sa niente? Dormiva?