Milano, 18 lug – L’accogliente Milano del sindaco Beppe Sala finisce ancora una volta nel mirino. All’indomani dell’aggressione all’agente della Polfer in stazione centrale, per mano del 31enne africano che voleva morire per Allah privo di documenti, ma con 5 nomi diversi e un decreto di espulsione sulle spalle datato 4 luglio, è stato diffuso il video di quei minuti di follia.
Ma il problema accoglienza a Milano non è solo in Stazione Centrale. Anche nelle altre zone della città il degrado è sempre più evidente, come dimostrano le foto che da ieri circolano in rete relative ad alcuni comportamenti che gli accolti mettono in atto quotidianamente. Gente nuda che espleta i propri bisogni corporali a cielo aperto e in pieno giorno, nei parchi e nei giardinetti dove giocano i bambini.
Le foto sono una testimonianza evidente di come siano ormai ridotti alcuni quartieri milanesi, soprattutto quelle periferie che Sala sembrava tanto avere a cuore, o almeno così sbandierava nei suoi proclami. Via Benedetto Marcello, piazzale Bacone, piazza Leonardo da Vinci, corso Indipendenza, piazzale Gobetti, Lambrate, Rubattino, sono solo alcune delle zone dove questo degrado è più evidente, e dove ormai i bivacchi abusivi sono all’ordine del giorno.
Un “disastro dell’accoglienza”, come lo ha definito il consigliere di Zona 3 Marco Cagnolati, in quota Forza Italia, che sulla sua pagina facebook e sui molti gruppi delle social street milanesi ha fatto conoscere a tutti in cosa si traduce l’accoglienza made in Sala. Le foto sono state riprese anche dal Giornale. Cagnolati ricorda come l’assessore dei migranti Majorino, l’unico che sembra rimasto fedele a Sala andando contro le direttive del suo stesso partito, abbia più volte ribadito che all’interno dei dormitori comunali ci sarebbero posti liberi. Basterebbe che queste persone ci andassero, per evitare anche una situazione igienico sanitaria più che inaccettabile, che costituisce un serie rischio per loro stessi e per la salute pubblica. Certo, per facilitare le cose ci vorrebbe un’ordinanza anti bivacchi.
Probabilmente, però, l’accogliente sindaco è troppo impegnato con la presentazione di Milano XL, la “super fashon week” che celebrerà il “bello e ben fatto” durante la settimana della moda del prossimo settembre, per ricordarsi delle periferie, dove vive la maggior parte dei milanesi che ogni giorno si trova a contatto con la portata del problema e con le conseguenze dell’accoglienza selvaggia. Del resto, proprio alla presentazione dell’iniziativa Sala ha ammesso di non aver ancora avuto tempo di incontrare il poliziotto ferito. Figuriamoci la gente comune.
Anna Pedri
1 commento
Probabilmente nei paeselli d’origine (dove si dovrebbe rispedirli) si comportano così …