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Scuola, Azzolina: “A settembre lezioni metà in classe e metà a casa”

by Adolfo Spezzaferro
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scuola azzolina

Roma, 2 mag – A settembre si tornerà a scuola, ma con metà lezioni in classe e metà a casa, proseguendo la didattica a distanza. Lo annuncia il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina chiarendo che “non abbiamo mai parlato di doppi turni” per la ripresa della scuola a settembre. Intervistata a Skytg24 anticipa l’ipotesi allo studio di dividere le classi: “la metà degli studenti per metà settimana” andrebbe a scuola, poi l’altra metà, e comunque si terrebbero sempre gli studenti che sono a distanza “collegati, così la socialità resta”.

“Non possiamo far tornare gli studenti in classi con 28-30 persone”

Al momento il governo non individua alternative, vista la situazione delle infrastrutture scolastiche. “Non possiamo far tornare gli studenti a scuola con 28-30 persone per classe. Io ho sempre fatto una battaglia contro le classi-pollaio”, dice il ministro. Il 4 maggio “piano piano l’Italia riaprirà” ma non sarà “un libera tutti”, “vedremo che cosa accadrà nelle prossime due settimane”. Anche la titolare del dicastero dell’Istruzione adotta insomma l’allarmismo del premier Conte. Quanto al problema della dispersione scolastica, la Azzolina sottolinea che, al di là dell’emergenza sanitaria, l’Italia già era “fuori ogni media, sto lavorando perché non aumenti. Nessuno studente deve rimanere indietro”.

Sul fronte dei doppi turni, ipotesi sempre respinta dal ministro – anche per non scontentare gli insegnanti -, sarebbero troppe le implicazioni a livello organizzativo, logistico, a partire dai trasporti pubblici a capienza ridotta per evitare i contagi. In ogni caso la Azzolina ribadisce che “a settembre si deve tornare a scuola, gli studenti hanno diritto di tornare a scuola” e questo vale anche “per le scuole elementari”.

Staremo a vedere. Resta il fatto che proseguire con le videolezioni anche a settembre ripropone il problema per i genitori lavoratori di dover accudire i più piccoli in casa.

Adolfo Spezzaferro

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Cesare 2 Maggio 2020 - 9:54

E noi la scuola la affidiamo ad una che avrebbe preso zero in informatica e cinque su dodici in inglese. In breve, la neo ministra come dirigente scolastico è stata bocciata nemmeno rimandata?? Se ci fossero le elezioni questa andrebbe a casa subito per non fare altri danni.A scuola TUTTI i ragazzi dovrebbero andare già da Maggio perchè non si possono incarcerarli a vita con la scusa di un virus a bassissima mortalità nelle persone sane senza patologie concomitanti.E’ ovvio che i poteri occulti e loro burattini ci vogliono depredare l’economia con la carcerazione obbligata che rovina i nostri risparmi ed indebitare ancor piu’ lo stato obbligandolo a svendere le società pubbliche.Inoltre ci vogliono far vaccinare con il vaccino con microchip per renderci controllabili e numeri come le bestie ma è ora che questa gente, poche famiglie che dominano la finanza e loro burattini, vengano messi in galera per genocidio e riduzione in schiavitu’ di interi popoli

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Sergio Pacillo 3 Maggio 2020 - 9:06

Mi spiegassero come organizzerebbero i laboratori nelle scuole professionali, in questo modo.

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