Milano, 5 ott – Non funziona la macchina del fango di Fanpage contro FdI: Chiara Valcepina è stata eletta consigliera a Milano. Finita nel mirino della video inchiesta di Fanpage sull’estrema destra milanese con l’obiettivo di colpire il partito di Giorgia Meloni a pochi giorni dal voto, la Valpecina si prende la sua rivincita. E con lei FdI, unico partito del centrodestra che in proporzione è andato bene alle amministrative.
Chiara Valcepina eletta consigliera a Milano, alla faccia di Fanpage
Nonostante gli attacchi, l’avvocato Chiara Valcepina ottiene 903 preferenze. A Francesco Rocca, anche lui coinvolto nell’inchiesta ad orologeria di Fanpage, vanno 606 voti. In generale, FdI a Milano prende il 9,76%, poco sotto la Lega, e conquista cinque seggi. Il più votato è ovviamente il capolista Vittorio Feltri, con 2.268 preferenze. Classe 1974, la Valpecina dal 2002 è avvocato civilista, poi patrocinante in Cassazione e consigliera dell’Ordine di riferimento.
Quella video inchiesta da “servizi deviati”
Secondo la discussa e discutibile video inchiesta pubblicata da Fanpage, la Valcepina, sostenuta dall’europarlamentare Carlo Fidanza (ora autosospeso), apparirebbe in rapporti stretti con Roberto Jonghi Lavarini, faccendiere vicino agli ambienti della destra milanese, organizzatore della campagna elettorale FdI in città. Un servizio che, come dice il direttore di Libero Alessandro Sallusti è stato realizzato con metodi da “servizi deviati”, con il solo scopo di colpire FdI in vista della tornata elettorale. Ma l’attacco di Fanpage è stato inutile: nel 2016 FdI non aveva eletto consiglieri, stavolta cinque. “Grazie a chi ha creduto in me e, con la forza della democrazia, mi ha regalato questo sogno: da domani sarò al lavoro per Milano in Consiglio Comunale – scrive la Valcepina su Facebook -. Viva Fratelli d’Italia!”. Abbasso Fanpage, aggiungiamo noi.
Adolfo Spezzaferro
1 commento
Purtroppo anche FdI farà la fine della Lega e di Forza Italia perché ha fallito nell’intento indispensabile di portare al voto il partito del non voto in ulteriore aumento soprattutto con l’iscrizione all’Aspen Institute.
I numeri parlano in borsa come in politica.
Il partito del non voto era al 40% ora è in aumento.
Cosa vuole il partito del non voto?
https://cise.luiss.it/cise/2020/05/04/italiani-spaccati-sulleuropa-ma-non-e-solo-una-questione-di-destra-vs-sinistra/
Sovranità monetaria e legislativa.
E nessuno raggiungerà l’obiettivo neanche #Italexit perché sbaglia in partenza
” OLTRE LA UE, PER UNA REALE COLLABORAZIONE EUROPEA
È ormai sotto gli occhi di tutti come il processo di integrazione economica europea, lungi dal promuovere «un’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa», abbia enormemente acuito le divergenze intraeuropee, causando una diffusa devastazione sociale e fomentando sentimenti di rivalità tra Stati che non si vedevano dai tempi della seconda guerra mondiale. Questo rappresenta un ostacolo alla cooperazione multilaterale tra Paesi europei su temi cruciali quali la geopolitica, la gestione dei fenomeni migratori e la questione climatica. Abbandonare la moneta unica non comprometterebbe questo tipo di cooperazione; al contrario, mettere i singoli Stati nelle condizioni di poter tornare a operare nell’interesse dei cittadini rappresenta la conditio sine qua non per il rinnovamento del progetto europeo su basi radicalmente diverse, cioè sulla libera cooperazione tra i popoli d’Europa fondata sul rispetto delle prerogative sovrane e democratiche di ciascun Paese. Solo in quest’ottica è possibile reimmaginare l’Europa come uno spazio di pace, di cooperazione e di democrazia, ma anche di rispetto della pluralità e della diversità delle varie comunità nazionali e dei vari sistemi economici e produttivi. ”
Al partito del non voto interessa l’Italia non il continente europeo ne tanto meno il mondo della cooperazione non gli frega di meno.
Come lo so?
Perché io sono #Italiano
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/08/02/italiani-si-nasce/
Un #Italiano del Partito del Non Voto