Roma, 29 ott – Matteo Salvini torna all’attacco del premier Giuseppe Conte: “Un presidente del Consiglio che rappresenta tutti i lavoratori e tutti gli imprenditori italiani dovrebbe sentire lui l’esigenza di correre in Parlamento e dire no, il Financial Times mente, non ho fatto l’avvocato di me stesso, ma sono l’avvocato di tutti”. Ospite di Rtl 102.5, il leader della Lega fa presente che “sono ormai tante le ombre del premier, servizi segreti, Russiagate, adesso i rapporti con il Vaticano, alcune consulenze, le parcelle comuni con altri avvocati: non si può andare avanti così“. “Un presidente del Consiglio che rappresenta tutti gli italiani – sottolinea Salvini – dovrebbe sentire lui stesso l’esigenza di spiegare la sua estraneità alle vicende di cui si sta parlando in questi giorni”. Il leader del Carroccio fa riferimento a quanto riportato dal Financial Times su “un fondo di investimento sostenuto dal Vaticano al centro di un’indagine sulla corruzione finanziaria era alla base di un gruppo di investitori che assunse Giuseppe Conte per lavorare ad un accordo”. Inchiesta da cui emerge un possibile conflitto di interessi del premier.
“Prima si vota e meglio è”
Poi Salvini ha commentato la crisi post-batosta elettorale nella maggioranza giallofucsia: “Temo che gli italiani non abbiano tempo e pazienza di ascoltare e subire le beghe tra Zingaretti e Di Maio, tra M5S e Pd, tra Renzi Conte e Di Maio… Quando Zingaretti e Conte dicono una cosa il lunedì e un’altra il martedì, questo non è un problema per Salvini…”. Una maggioranza che litiga e che nell’azione di governo non fa che nuocere ai cittadini, ha sottolineato il leader della Lega: “Questa manovra che stanno facendo entra nelle case di tutti gli italiani… Si stanno inventando la qualunque: tasse su tutto. C’è un Paese oggettivamente bloccato. Le poltrone sono un collante forte. Per quanto potranno andare avanti con la paura di perdere la poltrona e di Salvini… Prima si vota e meglio è”.
Adolfo Spezzaferro