Pontassieve, 10 set – Fatima, la donna che ieri ha aggredito Matteo Salvini si chiude nel silenzio e per adesso non sembra affatto pentita del gesto di ieri. Dopo aver strattonato il leader della Lega per strada a Pontassieve, in provincia di Firenze, strappandogli la camicia e la catenella con rosario che portava al collo al grido di “Io ti maledico” e altre frasi incomprensibili, la donna congolese è stata raggiunta telefonicamente dall’AdnKronos ma ha tenuto il punto, facendo presente che non fosse obbligata a rilasciare dichiarazioni. “Non dico niente dell’aggressione, sto facendo altro e non voglio parlare. Non sono obbligata e non me la sento di dire niente“, dichiara Fatima.
“Non sono obbligata a parlare con voi, vero?”
L’agenzia di stampa riferisce di una “voce inizialmente impercettibile, incerta come sommessa”. Una voce che però “diventa squillante e finalmente chiara” quando la donna viene incalzata sui motivi che la hanno spinta ad aggredire Salvni. “Non sono obbligata a parlare con voi, vero?“, ribadisce tagliando corto. “Si è pentita?“, le chiedono in extremis prima che la donna riagganciasse. “Mi dispiace…“, dice troncando la conversazione. Non è chiaro se riferendosi al fatto che fosse dispiaciuta del suo gesto violento contro Salvini oppure al fatto che stesse riattaccando il telefono senza rispondere.
Laureata, integrata, impegnata nel sociale. Altro che turbe psichiche
Insomma, una chiara, lucida volontà di non voler rispondere. Altro che “pazza”, quindi, come volevano farla passare ieri gli avversari politici del leader della Lega e i giornali schierati con i giallofucsia. Altro che “emarginata” o “vittima dell’odio razzista”. Niente di tutto questo: Fatima è laureata e perfettamente integrata nel piccolo comune toscano nonché impegnata nel sociale. E di certo in linea con il sindaco di Pontassieve, Monica Marini, che il giorno prima del comizio di Salvini, ha condiviso un post dell’Associazione Pontassieve Futura, in cui si leggeva: “Pontassieve è accogliente ma qui Matteo Salvini, almeno per noi, non è un ospite gradito. Pontassieve non si Lega“. Sebbene ieri media e politici si siano affrettati a precisare che il gesto della donna africana non fosse premeditato e che Fatima non c’entrasse nulla con la protesta in atto contro Salvini da parte di altri cittadini, non è complottistico – tenendo conto che la donna lavora per il Comune di Pontassieve – ritenere che si tratti di un’avversaria politica, di certo più vicina ai tanti esagitati dei centri sociali che vanno a cantare “Bella Ciao” contro il leader della Lega che all’illustre concittadino Renzi, almeno nei modi – più che una persona con problemi psichici.
Adolfo Spezzaferro
5 comments
La sinistra fa passare Salvini come un provocatore, e forse lo è, dopo che Berlusconi non avendo migliori argomenti, iniziò a far funzionare la macchina della me.… contro i propri avversari, ha avviato una deriva molto pericolosa, che sa molto di campagna elettorale Americana ma che non ha nulla di politico, e comunque sentir parlare di provocazione dalla sinistra, fa accapponare la pelle, ho già detto altre volte che se non abbassiamo i toni e incominciamo a proporre idee concrete non riporteremo la politica ad un livello decente.
Laureata, integrata, impegnata nel sociale. Altro che turbe psichiche …..
Sicuri ???? Conosco laureati che avrebbero bisogno di un TSO !
Come quelli che vedono ovunque squadracce di fascisti …. viaggiato nel tempo ? La cocaina fa
questo effetto ???? o è l’ eroina …..
si potrebbe scrivere un libro di queste provocazioni di sinistra inoltre sapendo che teste quadrate progressiste leggono e commentano mi viene la nausea comunque come sempre cercheremo di digerire simili schifezze , se ho capito bene abbiamo una persona laureata che si esprime come un invasato delirante ignorante si dice impegnata nel sociale oggi il nuovo vangelo peccato che il vangelo evidenzia di non mettere i manifesti quando si fa del bene leggo e sento spesso la definizione fascista penso che si indichi chi non rispetta la vita e il pensiero altrui ma allora i fascisti sono quelli che mi hanno insultato me e mia povera Madre dopo la fiera delle armi a Vicenza e quelli che hanno rovinato una fiera popolare a Sacile mandando un cacciatore al pronto soccorso si è vero il fascismo esiste ancora ma è rosso
Salvini, Salvini,
ama i tuoi nemici.
Che merito avresti se amassi solo i tuoi amici ?
E perdona fino a settanta volte sette.
Cioè fino a 490 volte .
oggi poi un esperto di riti tribali dice che questo potrebbe essere parte di un rito vudu, come fece Kyenge con Calderoli… quindi faccenda ancora più grave