Roma, 31 mar- Si può parlare di sistema bancario da rivedere? Si può criticare la gestione delle banche oppure metterne in discussione l’operato? Visti i recenti scandali finanziari, i risparmi dei cittadini spesso non tutelati a dovere (per non dire gettati alle ortiche) e le fiammate speculative, sembrerebbe quantomeno logico farlo apertamente. Eppure, secondo il ministro dell’Economia e delle Finanze gli istituti bancari non si devono criticare. “Attaccare il sistema bancario italiano, mettere in dubbio la sua solidità ma anche la sua resilienza e porre un sospetto su questo, significa avallare una delle campagne europee che ci stanno attaccando e mettendo in difficoltà”, ha dichiarato Giovanni Tria a Firenze durante il festival dell’Economia civile.
Secondo il ministro attaccare le banche vorrebbe dire “minare l’interesse nazionale, nel momento in cui stiamo negoziando come arrivare all’unione bancaria”. Tria ha voluto poi precisare che “a parte alcuni casi, che sono veramente pochi, di malagestione delle banche italiane, il sistema bancario italiano è uno dei più sani d’Europa e forse del mondo”. Senz’altro, peccato che “i pochi casi” di pessima gestione citati da Tria non siano poi così pochi e soprattutto non ci sembrano affatto irrilevanti, visti i contraccolpi subiti da economia italiana e risparmiatori. In ogni caso per il ministro “dopo la crisi del 2008 questo era chiaro non avevamo titoli velenosi, derivati pericolosi, tossici, come le avevano e in alcuni casi hanno ancora molte banche europee, in primo luogo tedesche”.
“Restiamo lucidi”
Puntuale è arrivata la replica a Tria da parte del premier Giuseppe Conte, che non rileva affatto un problema di critica. ‘Non mi sembra ci siano i presupposti per parlare di attacco alle banche… Conserviamoci tutti lucidi’, ha detto il primo ministro, lanciando una piccola frecciata al ministro dell’Economia. Conte ha poi tentato di stemperare i toni, provando di nuovo a fare il moderatore di Salvini e Di Maio: “Il mio motto è sobri nelle parole, generosi nelle azioni”.
Domani il premier italiano incontrerà il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker assieme proprio al ministro Tria. Nel frattempo Conte ha promesso che “al più presto” verrà varato “il decreto per i truffati delle banche”. Truffati che dovranno attendere giusto “qualche aspetto tecnico” da limare. E al contempo evitare di “attaccare” le banche, altrimenti il ministro dell’Economia si arrabbia.
Alessandro Della Guglia
2 comments
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Un vergognoso Tria che difende banche tutte PRIVATE ed in mano ad oligarchie straniere che stanno strozzando il paese.Anche la BCE che stampa denaro a costo zero ed esentasse è privata!! Fosse per me una frase del genere la considererei alto tradimento del popolo italiano