Roma, 22 nov – Reddito di cittadinanza verso l’abolizione, anche se qualcuno chiama la fase intermedia una “manutenzione straordinaria”, per quanto visto nella manovra approvata dal Consiglio dei ministri.
Reddito di cittadinanza, la strada (breve) verso l’abolizione
Reddito di cittadinanza, la strada verso l’abolizione passa per un periodo transitorio che, nel 2023, porterà a maggiori controlli per chi lo percepisce e per chi riceve offerte di lavoro, come riporta Tgcom24. Successivamente, dal primo di gennaio del 2024, la misura verrà definitivamente superata con una nuova riforma ancora da definire. I risparmi, per il governo, non sembrano comunque così enormi: si parla di 734 milioni che finanzieranno i nuovi provvedimenti contro la povertà. Secondo il Mef dal prossimo gennaio il reddito sarà riconosciuto a persone dai 18 ai 59 anni per un massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili.
Formazione e riqualificazione professionale
L’idea è quella di rilanciare la competenza e l’iniziativa nel mondo del lavoro. Non a caso un altro passaggio previsto è quello che inquadra il lavoratore in cerca di occupazione in almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. Senza seguire i corsi, il beneficio del reddito decade esattamente come nel caso del rifiuto di un’offerta di lavoro.
Alberto Celletti
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