Roma, 2 gen – Brutte notizie per chi ha una macchina di proprietà e ha fatto un incidente nel 2019. Secondo quanto afferma l’Osservatorio Rc auto di Facile.it, infatti, nel 2020 circa 1,2 milioni di italiani vedranno aumentare il proprio premio assicurativo a causa di numerosi sinistri con colpa effettuati e dichiarati nel 2019. Ben 12 le regioni che hanno registrato valori più alti rispetto alla media nazionale. In base al campione analizzato, circa 510 mila preventivi di rinnovo Rc auto raccolti a dicembre 2019 tramite le pagine di Facile.it, 1,2 milioni di italiani che hanno denunciato i sinistri rappresentano il 3,76%, in calo rispetto al 3,83% degli automobilisti del 2019. In compenso, diminuiscono le medie dei premi assicurativi: nel 2019 per assicurare un veicolo occorrevano, in media, 536,16 euro, vale a dire il 7,67% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018.
Ecco chi dovrà pagare di più
Secondo l’analisi di Facile.it, al primo posto per sinistri con colpa denunciati si posizionano i pensionati con il 4,55%, seguiti dagli insegnanti con 4,25% mentre medici, infermieri e operatori sanitari si posizionano al terzo posto con il 4,09%. Si registra poi (in linea con certi luoghi comuni, quindi) che più donne rispetto agli uomini hanno effettivamente denunciati sinistri nel 2019: 4,18% rispetto al 3,51% del campione maschile.
Per quanto riguarda le fasce d’età, l’età media di coloro che dovranno pagare di più nel 2020 è di circa 48 anni, con una più alta percentuale per gli over 70 (4,83%) e una più bassa per i neopatentati assicurati che hanno età compresa tra i 18 e i 21 anni (2,12%).
Ecco le regioni dove si fanno più incidenti
Come abbiamo detto, sono 12 le regioni che, nel 2019, registrano valori sopra la media nazionale: il Lazio si trova al primo posto con il 4,94%, seguito da Toscana con 4,79%, poi Liguria (4,73%) e Marche (4,50%). Le regioni che invece registrano i numeri più bassi di sinistri denunciati sono Molise con l’1,28% degli automobilisti, seguono poi Calabria e Basilicata con rispettivamente 1,38 e 1,57%.
Adolfo Spezzaferro