Roma, 5 lug – Da Lenin a Roberto Saviano, da Antonio Gramsci a Michela Murgia. È questa la «deriva sinistra» di cui parla il Primato Nazionale nel nuovo numero in edicola. Una mutazione ideologica, anzi antropologica, che ha colpito quasi tutti i «nipotini di Marx». Abbandonati gli operai e il lavoro per abbracciare immigrati e rivendicazioni Lgbt, la sinistra ha via via cambiato campo. Ma, sostenendo tutte le minoranze possibili, si è ritrovata essa stessa minoranza. Minoranza elettorale innanzitutto: sia alle Politiche che alle Europee, infatti, i partiti progressisti hanno finito per rappresentare a mala pena il 25% degli italiani. Un fallimento senza precedenti che il Primato ha tentato di analizzare in tutti i suoi aspetti.
Gli approfondimenti del Primato
Oltre al ricco focus, sono presenti però anche numerosi approfondimenti. Da un’inchiesta di Francesca Totolo, che ci parla della rotta migratoria che passa per il Niger, fino a un’interpretazione originale della politica salviniana, che Davide Di Stefano ha definito «normalismo». Da menzionare, inoltre, un bel fumetto di Ferrogallico su Giulio Cesare e un contributo di Alfonso Piscitelli sull’affascinante figura di Giuseppe Tucci, l’orientalista di Mussolini, l’Indiana Jones italiano, l’esploratore dello spirito.
Acquista la tua copia online nella nostra edicola digitale (clicca qui)
Contenuti esclusivi
Oltre alla consueta galleria di rubriche, in cui spiccano i nomi di Alessandro Meluzzi e Diego Fusaro, di Francesco Borgonovo e Mario Vattani, questo numero del Primato Nazionale offre anche una corposa sezione di contenuti esclusivi: un imperdibile estratto del nuovo libro di Alexandr Dugin Teoria e fenomenologia del Soggetto Radicale, la traduzione italiana di alcuni inediti di Louis-Ferdinand Céline e, infine, un’anteprima del libro-evento dell’anno: Forti rockamboleschi venti degli Zetazeroalfa.
Elena Sempione
2 comments
[…] Author: Il Primato Nazionale […]
Posso capire tutto ma non l’accostamento ignobile di un certo Saviano ad un Grande Italiano di nome Antonio Gramsci.