Padova, 22 nov – Picchiava brutalmente la moglie e la costringeva ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà. Non l’ha risparmiata nemmeno quando lei è rimasta incinta, ed ora è finito a processo. L’aguzzino è un giovane originario del Marocco che abusava bestialmente della propria consorte all’interno della loro abitazione situata ad Este (Padova). I fatti risalgono a circa tre anni fa, nel 2016, quando sono iniziate le violenze.
Angherie bestiali
Un’esistenza nel terrore
La fine dell’incubo
L’incubo ha avuto fine solo quando le forze dell’ordine si sono interessate al caso della povera donna, avviando le indagini. L’uomo è accusato di di lesioni personali volontarie, violenza sessuale, minacce ed utilizzo illecito della carta di credito: il magrebino dovrà ora difendersi dinanzi ai giudici del tribunale di Rovigo. Il primo dibattimento, durante la quale l’imputato si è difeso assistito dall’avvocato d’ufficio Anna Osti, ha avuto luogo nella mattinata di ieri, 21 novembre. Al processo era presente anche la vittima, che ha richiesto di essere risarcita.
Cristina Gauri
3 comments
Rientra nella loro cultura, magari non tutti i magrebini ovviamente arrivano a tanto, ma mediamente questa è la loro concezione della donna! Qualche simpatico esponente di centri sociali o del Pd, qualche Gruber o Annunziata o Fazio ha qualcosa da dire?
Naturalmente no, al massimo direbbero che anche alcuni italiani vengono condannati per questo, che le persone vanno giudicate come soggetti, individui e non per la loro appartenenza etnica! E infatti fra pochi anni tutti queste femministe e filo lgbt e gay friendly dovranno stare attente a girare, allora forse se ne accorgeranno quanto le culture e le etnie contano!!
[…] Author: Il Primato Nazionale […]
Le culture e le etnie diverse contano sicuramente ma in questo caso sono solo delle attenuanti insignificanti.