Roma, 14 feb – E’ passata in sordina, con un unico articolo di ieri del giornale specializzato “Il Sole 24 ore” e nessun accenno dei telegiornali e dei grandi media, una delle più mirabolanti trovate del governo uscente: il prelievo forzoso sui bonifici esteri ricevuti nei conti correnti personali dagli italiani.
Non importa se a bonificarvi sia lo zio d’America, il vostro coniuge che lavora all’estero o qualcuno che davvero vi sta pagando per una prestazione di lavoro: lo Stato intanto vi prende il 20%. Come? Ovviamente con la collaborazione delle banche, che il 16 Luglio prossimo, in forza dell’ articolo 4, comma 2, Dl n. 167/90 così come modificato dalla legge 97/2013, provvederanno a prelevare dai vostri conti correnti il 20% degli importi dei versamenti ricevuti dall’estero, e a girarli gentilmente all’Agenzia delle Entrate.
Come riaverli? Starà a voi spiegare, meglio preventivamente, cioè prima che i soldi vi arrivino -sottolinea scrupolosamente l’Agenzia delle Entrate – che il bonifico non ha carattere ‘reddituale’. Per farlo dovrete presentare un’autocertificazione che spieghi chi diavolo vi ha mandato quei 100 euro e perché. Meglio se con dovizia di particolari, ça va sans dire.
Se mentre leggete state pensando a un altro modo per ricevere i vostri soldi sappiate però che – sorpresa! – la normativa è già operativa dal 1 Febbraio. Quindi se avete ricevuto un bonifico dall’estero nelle ultime 2 settimane, il 20% di quella somma è già dello Stato. E il 16 Luglio la vostra “amica banca” provvederà a girargliela con solerzia.
Salvo ‘prova contraria‘, a vostro carico.
Cristiano Coccanari
Qui l’approfondimento de Il Sole 24 Ore.