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Papa Francesco elogia lo schiavismo (involontariamente o meno non ci interessa)

by La Redazione
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papa francesco bergoglio

Roma, 28 agosto – Papa Francesco, nelle sue ultime esternazioni, ha fatto un elogio dello schiavismo. Fermi tutti, diciamolo subito: nessuno di noi legge nel pensiero e non sappiamo quanto sia voluto o meno. L’ingenuità e l’idiozia sono patrimoni negativi straconosciuti in questo povero mondo, è una banalità sottolinearlo ma è meglio farlo, perché non si sa mai. Poi però contano i risultati oggettivi delle proprie dichiarazioni, per cui di quanta tonteria sia presente nell’autore delle stesse ci interessa il giusto. L’elogio di Bergoglio è diretto, di fatto, alle navi che – sempre di fatto, al di là delle belle parole – promuovono una tratta di schiavi in arrivo sulle nostre coste in modo intenso ormai da 15 anni.

Papa Francesco, l’elogio alle Ong (e quindi allo schiavismo)

Giustamente c’è chi rimarca la vicinanza tra la Santa Sede e Mediterranea Saving Humans, una delle Ong più attive nel mare da cui prende il nome. Nelle sviolinate di Bergoglio non solo alla stessa organizzazione, ma anche – come conseguenza – alle frontiere aperte, c’è tutta l’affinità tra le due realtà. Anche perché nell’ultima missione di Mediterranea sono coinvolti finanziamenti provenienti proprio da Roma. Al termine del suo discorso nell’udienza del mercoledì in Piazza San Pietro, Francesco ha affermato: Voglio concludere riconoscendo e lodando l’impegno di tanti buoni samaritani, che si prodigano per soccorrere e salvare i migranti feriti e abbandonati sulle rotte di disperata speranza, nei cinque continenti”.

Riferendosi a Mediterranea, a cui poco prima aveva dedicato una preghiera. Il che, per carità, ci sta pure, visto che si prega per tutti. Quello che non ci sta molto è la narrazione da eroi: “Questi uomini e donne coraggiosi sono segno di una umanità che non si lascia contagiare dalla cattiva cultura dell’indifferenza e dello scarto. E chi non può stare come loro ‘in prima linea’, non per questo è escluso da tale lotta di civiltà: ci sono tanti modi di dare il proprio contributo”, ha proseguito.

La “cultura dell’inclusione” favorisce l’arrivo di schiavi sul nostro territorio

Schiavi che fanno male a loro stessi, oltre che al tessuto socio-economico italiano (per non parlare nemmeno di quella parolaccia chiamata “identità”). Peraltro, il Papa ignora o decide di ignorare le numerose violazioni della legge che molte di queste Ong compiono ormai quasi quotidianamente. Ignora o decide di ignorare il fatto che la solidarietà presunta di cui tanto si parla sia diretta solo all’Italia, nonostante nel Mediterraneo esistano varie rotte. Per carità, ci sono gli “eroi” da elogiare. Poco conta se portano degrado, criminalità e distruzione di qualsiasi diritto: anche quello di avere una casa propria.

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