Roma, 5 set – Il governo Conte bis ha appena giurato e l’opposizione va all’attacco, dalla Lega a Forza Italia, passando per Fratelli d’Italia, i partiti di centrodestra puntano l’indice contro l’esecutivo M55-Pd-LeU, il più a sinistra della Repubblica italiana, tenuto insieme dall’attaccamento alla poltrona e dal comune proposito di impedire agli italiani di tornare al voto. Infatti la maggioranza parlamentare alla base del nuovo governo non rispecchia più il quadro politico italiano, dove i 5 Stelle sono assolutamente ridimensionati e la Lega è di gran lunga il primo partito (e non parliamo di sondaggi ma dei risultati elettorali, dalle varie Amministrative alle Europee). Ecco quindi che il leader della Lega denuncia l’inciucio: “Il governo delle poltrone, dei riciclati e dei poteri forti europei non avrà vita lunga. Opposizione in Parlamento, nei Comuni e nelle piazze, poi finalmente si vota e… si vince!!! Io non mollo e non mollerò mai Amici, per me viene prima l’onore dei ministeri”. Così Matteo Salvini, con il suo consueto stile, commenta su Twitter la nascita del Conte bis E, ai microfoni di Radio anch’io, rincara la dose: “E’ il primo governo italiano che nasce a Bruxelles, con un ministro dell’Economia, professore di storia, che arriva direttamente da Bruxelles, con un ministro della Salute senza nessuna esperienza di sanità, con un ministro dei Trasporti senza nessuna esperienza di trasporti e con un ministro dell’Istruzione che ha detto che per aumentare gli stipendi dei professori bisogna tassare le merendine e le bibite gasate: ecco, se partiamo dalla tassa sul chinotto, ci sarebbe da sorridere se non ci fossero di mezzo gli italiani”.
Salvini: “In piazza con le famiglie non con i delinquenti che tirano le molotov”
“Contro questo governo – avverte Salvini – faremo opposizione in Parlamento e in Italia, dove siamo maggioranza, con i nostri sindaci e governatori“. A chi gli chiede poi come mai non sarà in piazza con Fratelli d’Italia, il leader della Lega risponde: “Quando ci sarà la fiducia ci saremo. Poi saremo a Pontida domenica 15 settembre e a Roma sabato 19 ottobre. Ci saremo. Hai voglia che ci saremo. Noi non siamo i centri sociali, noi portiamo le mamme e i papà in piazza, non i delinquenti di sinistra che tirano le molotov ai poliziotti. Noi siamo un’altra roba”.
All’attacco del governo anche Meloni e Forza Italia
Dure critiche contro il governo giallofucsia arrivano anche dal portavoce di Forza Italia Giorgio Mulè e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, soprattutto per quanto riguarda il ministero della Famiglia: “Com’era quella del ‘partito di Bibbiano’? – scrive su twitter Mulè – Ah, sì: ‘Io col partito che in Emilia toglieva alle famiglie i bambini con l’elettroshock per venderseli non voglio avere nulla a che fare’. Lo diceva DiMaio: ha dato al Pd il ministero della Famiglia. Buongoverno!”. Gli fa eco la Meloni: “Il M5S regala il ministero della famiglia al Pd. Ma non erano il ‘partito di Bibbiano’?”, scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, che poi su Twitter aggiunge: “Ha ragione Di Battista: con il voto del 4 marzo 2018, l’unica cosa certa era che gli italiani non volevano il ritorno del PD al Governo della Nazione. Grazie M5S! Sentivamo proprio la mancanza di Renzi, Gentiloni e compagnia bella… #ElezioniSubito”.
Ludovica Colli