Ferrara 18 feb – Una bomba a orologeria pronta a esplodere da tempo, che l’altra sera ha trovato il suo innesco. Stiamo parlando della zona Gad di Ferrara (Circoscrizione Giardino Arianuova Doro) adiacente alla stazione, una delle più difficili del capoluogo: piazza di spaccio di sostanze stupefacenti, teatro di degrado, risse, rapine. Qualche mese fa la guerra per conquistarsi la piazza portò a una battaglia fra nigeriani a colpi di machete, sotto gli occhi dei passanti terrorizzati che camminavano schivando pozzanghere di sangue e feriti urlanti.
Ostaggio degli immigrati
L’altra sera, la rivolta. Tutto ha avuto inizio in seguito all’investimento di un nigeriano all’altezza di via Po, durante un inseguimento da parte delle forze dell’ordine. Sfuggito ad un controllo antidroga, l’uomo è stato investito dall’auto di un privato. Immediatamente tra i nigeriani è circolata la notizia, non confermata, della morte dell’uomo: tra le bande monta subito una rabbia feroce, in pochissimo tempo decine di africani si riversano nella strada urlando, minacciando, ribaltando cassonetti, lanciando bottiglie vuote e oggetti. Sul luogo intervengono pattuglie di carabinieri da tutta la provincia, coadiuvati dall’esercito per contrastare la guerriglia urbana. Come riporta Il Giornale, i militari per ore cercano, per quanto possibile, di mediare con i nigeriani in rivolta, tentando di convincerli che il loro connazionale non era deceduto all’ospedale. “Ci siamo trovati faccia a faccia con circa 100 nigeriani, non è stato facile”, racconta Nicola Lodi, della Lega. “Ci hanno accerchiato e minacciato e il messaggio è questo: se il ragazzo investito è morto, domani succederà la guerra a Ferrara. Farete una brutta fine”. Una situazione surreale, con forze dell’ordine ed esercito in ostaggio dei nigeriani, impossibilitati ad arrestare uno degli immigrati perché “c’erano delle bande nascoste in questa zona, pronte ad aggredire tutti: polizia, carabinieri, esercito”.
Il commento di CasaPound Ferrara
Immediata la reazione di Giuseppe Vista, esponente di CasaPound Ferrara, che ha commentato così l’accaduto: “Ferrara è sprofondata nel degrado più totale, quello che è successo sabato notte è un fatto gravissimo. La rivolta dei nigeriani mostra tutti i pericoli dell’immigrazione incontrollata e senza regole“. I ferraresi, prosegue Vista, “ormai sono abbandonati a loro stessi e le politiche di accoglienza ad ogni costo fanno sì che questi personaggi possano farla da padrone. Ma dove sono i rimpatri più volte promessi?” si chiede, aggiungendo che “le parole e le promesse, non bastano più, è il momento di agire: questi soggetti devono essere rimpatriati immediatamente non importa se titolari di permesso, se si comportano in questo modo – conclude – non hanno nessun diritto di rimanere sul territorio italiano”.
Cristina Gauri
12 comments
Grazie a papa Francesco che ieri ha sfoggiato una spilla “apriamo i porti!”. Sono 1800 anni che ingeriscono, ostacolano, condizionano le sorti e le decisioni dell’Italia.
Perchè non distribuiscono un poco della loro ricchezza, una parte consistente di immobili in Italia è della chiesa cattolica: scuole, università, ospedali, case … spesso nelle zone migliori, piu’ panoramiche e belle. Le cifre sono enormi centinaia di miliardi di euro di valore, non solo in Italia e non pagano le tasse.
Quale enorme contraddizione tra i principi della fede cristiana e questo business; negli Usa sono a tutti gli effetti una società con il suo giro di affari una specie di Wal Mart per credenti.
Forse il Papa, questo, i predecessori e futuri in realtà possono poco perchè il “meccanismo” non consente vere modifiche, toccherebbe allora agli Stati nazionali porre dei limiti e punire in modo definitivo gli scandali della pedofilia che non sono mai una vera priorità per il Vaticano.
Ferrara era un gioiello prima dell’invasione. Era una piccola e tranquilla citta dove si stava bene e ci si sentiva sicuri.
Mitragliatrici leggere e, se occorre pesanti..!… E farle cantare ad altezza d’ uomo, pardon, di scimmia, e vedrai come si calmano i negracci!!! Ripartirebbero per i loro paesi cesso a nuoto senza aspettare i loro sudici barconi!…
Questo è solo l’inizio di ciò che verrà… Agghiacciante apprendere come, di fronte a bande organizzate di immigrati pronti a tutto, l’esercito “cerchi per ore di mediare”; in casi del genere le Forze Armate hanno a mio avviso un unico dovere: quello di reprimere i disordini con la massima prontezza – ed impiegando ogni mezzo utile allo scopo -, per ristabilire la sovranità italiana.
Tutto il resto sono chiacchere.
Tutto ciò è il frutto della deriva estremistica dei moderati
[…] rivolta degli immigrati avvenuta a Ferrara, derivante oltretutto dalla notizia di un loro compare investito casualmente durante un inseguimento […]
[…] rivolta degli immigrati avvenuta a Ferrara, derivante oltretutto dalla notizia di un loro compare investito casualmente durante un inseguimento […]
[…] La rivolta degli immigrati avvenuta a Ferrara, derivante oltretutto dalla notizia di un loro compare investito casualmente durante un inseguimento delle forze dell’ordine,elimina la patina di ipocrisia e buonismo che sta ancora oggi offuscando la nostra vista e la nostra presa di coscienza. L’invasione c’è stata, venne più o meno pianificata a tavolino dai governi che, come disse Emma Bonino, barattarono la flessibilità sui conti con l’accollo totale degli sbarcati. Solo un idiota non avrebbe previsto che l’arrivo di questi disperati avrebbe portato alla nascita di nuove sacche di criminalità che si sarebbero poi scontrate con le già non poche presenti nelle nostre città per contendersi lo spaccio al minuto, la gestione della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. Solo un idiota o, in alternativa, solo chi è accecato dalla ideologia e non è in grado di guardare la realtà per quella che è. […]
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