Roma, 14 apr – I tassi sui mutui sono alti come mai lo erano stati dal 2012 in avanti. Ovvero: esattamente dal periodo intercorso tra il 2007 e il 2013 in cui proprio i mutui scatenarono l’enorme crisi economica che sconvolge le economie mondiali.
Mutui, la crescita dei tassi segue la “scia” della Bce
Come riporta Libero, l’ossessione al rialzo della Banca centrale europea ha avuto effetti drammatici sui tassi dei mutui: il costo del denaro salito al 3,5% ha trascinato, ovviamente, anche quello sui prestiti in generale. Secondo i dati raccolti da Bankitalia, a febbraio il Taeg, ovvero il tasso che comprende anche le spese accessorie, ha raggiunto il 4,12%, mentre a gennaio era del 3,95%. In realtà la crescita dei mutui è di lunga data, in costante ascesa dal novembre del 2021, ma l’accelerazione è iniziata dall’estate scorsa, ovvero da quando la Banca centrale ha iniziato a “stringere” sulla moneta circolante.
Comprare casa sta diventando un’impresa
Acquistare un immobile diventa sempre più difficile, sebbene i rincari riguardino solo chi ha un mutuo a tasso variabile. Chi ha scelto la rata fissa, di conseguenza, è ancora al riparo. Secondo Nicolettta Papucci di Mutuionline, la crescita dei mutui non è destinata a fermarsi: “Ci aspettiamo che la rilevazione sul mese di marzo vada oltre il 4,2%, dice, aggiungendo che solo nella seconda metà del 2023, “è prevista se non una inversione di tendenza almeno una stabilizzazione”. Questo sempre di concerto con i rialzi della Bce, i quali non casualmente si stima potrebbero cessare proprio in estate. L’Unione nazionale consumatori, per bocca del presidente Massimiliano Dona, sottolinea la stangata per i cittadini che si trovano davanti al tasso variabile, per i quali la rata “aumenta, rispetto a un anno fa, da 585 a 744 euro”.
Alberto Celletti
1 commento
Un personale consiglio ai “giovani”: state in affitto finché dovete (!), ma prendete un “pezzettino” di terra (scegliete bene), e piantateci solo una tenda… Vi farà comodo, quando dovrete/potrete (!).