Roma, 13 lug — Monumento alla resistenza sfregiato in piazza dei Mercanti a Milano, ma purtroppo per i «piangina» di sinistra nessuno potrà sfoderare la carta dell’odio fascista: a deturpare la lapide dedicata ai partigiani, imbrattandola con della vernice spray blu sono stati infatti un 20enne ed un 17enne di origine marocchina. Niente blitz nero ma l’ennesimo episodio di degrado a tinte allogene.
Niente blitz nero, monumento alla resistenza sfregiato da due stranieri
A scoprire lo sfregio è stata una pattuglia della Polizia locale del capoluogo lombardo, durante un controllo avvenuto nella mattinata di martedì 11 luglio. Lì gli agenti hanno sorpreso i due stranieri mentre dormivano, presumibilmente dopo una notte di bagordi, sul pavimento della Loggia, a fianco del monumento alla resistenza che si presentava ricoperto di scritte in vernice blu. La stessa vernice che, guarda guarda, faceva mostra di sé sul viso di uno dei due nordafricani. A quel punto gli uomini della municipale hanno deciso di svegliarli per rivolgere loro alcune domande.
Inchiodati dalle telecamere
Risvegliati dal loro torpore, i due hanno immediatamente negato ogni coinvolgimento con l’atto vandalico, senza però fare i conti con le telecamere di videosorveglianza piazzate in zona. È infatti bastata una verifica dei nastri per avere la conferma della colpevolezza dei due: alle 6:37 del mattino, le videocamere li avevano immortalati mentre scrivevano a terra alcune parole con una bomboletta spray. Agli agenti non è rimasto altro da fare che accompagnare la coppia di stranieri presso l’ufficio arresti della Polizia locale per l’identificazione.
Per la coppia di amici l’accusa è di deturpamento di beni immobili con l’aggravante del monumento di pregio e resistenza a pubblico ufficiale. Sbrigate le pratiche Amsa e gli uffici competenti del Comune sono stati chiamati per effettuare la pulizia delle scritte sul lastricato e sul monumento alla resistenza.
Leggi anche: “I fas**sti ci hanno sfregiato la lapide”, ma è stato un africano: la figuraccia di Anpi Parma
Cristina Gauri
3 comments
Nel loro paese d’origine e per la legge islamica (che io ammiro) la pagherebbero cara e non c’è bisogno di dettagliare come, e perché sono dell’idea che bisogna rispettare le culture e le religioni altrui , anche se vivono (non capisco perché) in Italia, si dovrebbe applicare loro la pena corrispondente alla legge islamica e quindi rispettare la loro “cultura”. In una parola, non avrebbero la possibilità di rifarlo ma nemmeno di pentirsi.
[…] Leggi la notizia su Il Primato Nazionale Precedente […]
si ma il sindaco al salha la violenza è solo “percepita” , i radical choc che vivono nelle zone ztl stanno in un mondo tutto loro , poi dai gente sono dei “boomerissimi” distaccati dalla società reale.