Roma, 24 lug – “Pur di rifilarci il Mes come pretende il suo Pd, il ministro Gualtieri parla di problemi di cassa per l’Italia. Dopo mesi di lockdown cosa si aspettava? Quello di Gualtieri è un pessimo segnale per i mercati e un’assurdità dopo i successi delle ultime aste dei Btp. Anziché gli italiani, il Pd tutela gli interessi della Troika. Questo governo mette in pericolo l’Italia“, è l’attacco di Matteo Salvini contro le grandi manovre dei dem per condurci nella trappola Ue del Mes, ossia soldi in prestito per le spese sanitarie dell’emergenza coronavirus.
Bagnai: “Gualtieri o irresponsabile o incompetente”
Ci va giù pesante anche il responsabile Economia della Lega, Alberto Bagnai: “L’affermazione del ministro Gualtieri secondo cui senza accedere al fondo Mes l’Italia si troverebbe in crisi di liquidità è prova di irresponsabilità o di incompetenza. Allo storico Gualtieri mancano evidentemente le basi dell’economia. Non è vero che il Governo ha problemi di cassa, come afferma Gualtieri, altrimenti le ultime aste dei Btp non avrebbero avuto il successo riscontrato e lo spread sarebbe su livelli molto più elevati”, spiega Bagnai. “Dichiararsi in condizioni di bisogno non è mai il viatico per un buon affare”, sottolinea il senatore della Lega. “Forse però dietro questa apparente ingenuità, che rasenta la manipolazione di mercato, si nasconde il solito gioco cinico, spregiudicato e irresponsabile che il Tesoro sta giocando da marzo in avanti: quello di porre le basi perché l’Italia finisca in una crisi di liquidità, perda accesso al mercato e si trovi costretta a ricorrere al Mes“, avverte Bagnai. In realtà, lo spiega bene il senatore del Carroccio, il Pd insiste su questo prestito Ue perché vuole “quella sponda estera di cui storicamente ha sempre avuto bisogno per condizionare la politica del Paese, indipendentemente dal fatto di trovarsi al governo o meno”.
Gentiloni riparte alla carica: “Italia prenda il Mes, conviene”
E infatti, da Bruxelles, il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni riparte alla carica: “L’Italia prenda il Mes, conviene“. Poi l’esponente dem “infiocchetta” la trappola: “Abbiamo eliminato dalle sue linee di credito le vecchie condizionalità macroeconomiche e ora è chiaramente vantaggioso per un Paese con i tassi di interesse come quelli italiani. Ma la decisione ovviamente non si prende a Bruxelles”.
M5S ribadisce il suo no: “Soldi già ci sono”
Anche nella maggioranza giallofucsia il pressing del Pd verso la richiesta del Mes suscita non pochi mal di pancia. “Parlare del Mes oggi è un dibattito fuori tempo, asincrono. Sono soldi che sono lì e non servono per la grande quantità di risorse già messe in campo“, fa presente il capo politico M5S Vito Crimi, intervenuto ai microfoni di Radio anch’io su Radio1. “Il Mes era e resta uno strumento inadeguato, ancor di più alla luce del risultato europeo. Avevamo scommesso sul Recovery Fund e i fatti ci danno ragione: l’Italia porta a casa 209 miliardi, una cifra sei volte superiore al Mes che, tra l’altro, può essere usato solo per le spese sanitarie. E’ illogico continuare a parlare di Mes quando dobbiamo spendere tutte le nostre energie sul piano nazionale di riforme e su come cogliere questa storica opportunità di investimento e di cambiamento”, fa presente Tiziana Beghin, capodelegazione M5S al Parlamento europeo in replica a Gentiloni.
Per il premier Giuseppe Conte, messo sempre più all’angolo da Pd, Iv e LeU, si mette male. Il clima trionfale post Consiglio Ue è già un lontano ricordo.
Adolfo Spezzaferro
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