Roma, 27 lug – Giorgia Meloni annuncia un “grande piano idrogeologico di prevenzione” a seguito dei danni provocati dall’ennesima ondata di maltempo.
Meloni e il “grande piano idrogeologico di prevenzione”
Come riporta l’Ansa, il presidente del Consiglio Meloni si è così espresso sulla questione: “L”obiettivo di medio termine che il Governo si dà è quello di superare la logica degli interventi frammentati varando un grande piano di prevenzione idrogeologico“. Questo a seguito di un altro intervento già deciso dal governo riguardo le prime risorse per aiutare le regioni che hanno dichiarato lo stato di emergenza, tra cui spiccano Lombardia e Sicilia. Sostegni per i quali si valutano centinaia di milioni di euro i danni causati dai roghi e nubifragi. Ma la realtà è che lo Stato fatica a gestire le emergenze, come dimostra il fatto che a molti degli incendi non sono bastate le 10mila unità mobilitate con i 2mila mezzi. D’altronde, anche la penuria di vigili del fuoco è questione piuttosto nota da anni.
Ma ci vorranno soldi veri, non spiccioli
È lo stesso premier ad ammettere che “non tutti i mezzi necessari”. Aggiungendo che “nei mesi scorsi il Governo ha già incrementato le assunzioni tra chi è chiamato a soccorrere e sin dalla prossima legge di bilancio intendiamo aumentare le spese per la manutenzione di veicoli ed aerei”. Inoltre,. “i continui disastri a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi dimostrano che le emergenze saranno sempre più presenti e questo significa che dobbiamo certo lavorare transizione ecologica, ma che dobbiamo anche fare quello che non si è avuto il coraggio di fare nel passato, cioè lavorare per mettere in sicurezza il territorio”. L’unica cosa certa, per ora, è che servirà ben più di qualche spicciolo perché l’annuncio di Meloni sul “piano idrogeologico” abbia un senso concreto della realtà.
Alberto Celletti