Roma, 14 mag – Giorgia Meloni va dagli Alpini, in un concerto di immagini e dichiarazioni che non possono che lasciare l’amaro in bocca, vista la partenza deludente del suo governo (per usare un eufemismo). Apparenza molta, a fronte di una sostanza che ad oggi non c’è. Per carità, in un Paese disastrato come il nostro c’è bisogno perfino di apparenza. Ma la malinconia, purtroppo, prevale nettamente.
Meloni all’Adunata degli Alpini
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è andata quindi ad Udine stamane per assistere alla sfilata delle penne nere, come riporta l’Ansa. Presenti anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Le prime dichiarazioni del premier sono state: “Credo che qui ci sia una delle rappresentazioni più straordinarie che avvengono durante l’anno, di cosa sia l’amore di patria. Ritengo che il tema dell’impegno della nostra comunità nazionale e il legame all’appartenenza che ci lega sia una delle cose più importanti sulle quali bisogna fare leva per risollevare questa Nazione. Quindi c’è bisogno di momenti come questi” aggiungendo poi che “la cosa importante che questa Nazione ha è la consapevolezza di se stessa, del suo valore, del suo legame con il principio dell’appartenenza e della patria. E se c’è un posto dove questo si respira è qui. Nel giorno della festa della Mamma. Dopo la mamma ci sono gli Alpini come famiglia: non si poteva mancare”. E dedica anche uno spazio a chi le chiede di un eventuale ritorno della leva militare obbligatoria: “Sicuramente è un tema che si può affrontare come ipotesi volontaria, alternativa al servizio civile. Quello secondo me è l’approccio giusto”.
La Patria nei simboli è importante, ma ci vogliono i fatti
E di fatti, ahinoi, non ne abbiamo visto mezzo. Solo parole e raramente buoni propositi, in un contesto in cui non si salva praticamente niente: dalla politica estera sulla guerra ucraina molto più appiattita di altri Paesi, a quella europea in cui si strappa qualche risultato di second’ordine non riuscendo a spuntarla sulle questioni veramente importanti (su tutte, una delle ultime è sulla questione energetica), su un’immigrazione clandestina che ha battuto tutti i record e ha invocato addirittura immigrati legali. Si salvano gli Stati generali per la natalità (ma ancora una volta, sono parole) e la rete diplomatica imbastita per rilanciare l’Italia nel Mediterraneo per il Piano Mattei, ammesso e non concesso si riesca nell’intento (anche qui, un progetto e non una realtà concreta). Il cappello da Alpino dona al premier, ma la storia per ora decisamente no.
Alberto Celletti
6 comments
Alla neo “dona premier” si confondono le carte, vuole essere a posto con Dio e con il diavolo.
Capisco che una transizione accelerata è difficile, ma la posizione riguardo alla guerra di Israele… scusate degli USA… upps ! scusate ancora…cioè dell’Ucraina contro la Russia è un tradimento dell’intero elettorato di centro-destra. Ti renderai conto presto in una in un’elezione di rilievo e capirai che chi ti ha dato il voto sarà il miglior giudice, per me sei fallita te e FdI insieme a tutto il centro destra, spero solo che nasca un nuovo partito con persone intelligenti, nuove e senza compromessi e che voi passiate alla storia come un tentativo fallito, che non siete altro. Comunque. i vini e oli pregiati che hai regalato ieri a quel criminale lo paghiamo noi tutti non te VERME !
Ma questa buffona ancora parla di Patria? Quale patria, l’Ucraina o gli USA? Ma vai a nasconderti…
È un po’ democratica è vero ma lasciamo fare.. ci vorranno almeno 20 anni per depurare il sistema… Intanto fazione e la linguaccia hanno tolto il disturbo e un grande vaffa da parte mia
anche alla rai una mezza farsa dai perché il problema li la presidente, tale marinella soldi, che é passata da dirigere mtv italia alla dirigenza rai!!!
e merito suo questa ondata scandalosa di gay e propaganda gender nella tv pubblica
Più passa il tempo e più assomiglia a Fini (Gianfranco), “prezzemolino indigesto”. Una dx che è passata non bene sotto le forche caudine. E’ l’ unica scusante alla quale potrebbero appellarsi.
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