Roma, 14 ott – Per fare cassa il governo giallofucsia ricorre a un classico della tradizione dei governi di centrosinistra, l’aumento delle tasse. Tre le ipotesi al vaglio del ministero dell’Economia (in mano al dem Gualtieri, per l’appunto) c’è quella della tassa sui cellulari: per ottenere le coperture di 3 miliardi per la legge di Bilancio, dopo gli scontri per Quota 100 e cuneo fiscale, Conte e “compagni” starebbero pensando di ritirare fuori l’imposta sulle sim. Secondo quanto riportato da Il Messaggero. Nello specifico, si tratterebbe di un aggravio che va dai 6 ai 10 euro per ogni scheda e riguarderà abbonamenti business e aziendali.
Al vaglio la stangata sui giochi e le sigarette
Fonti Pd, interpellate dall’Huffington post, citano invece un altro modo per fare cassa: una revisione delle stime degli incassi Iva. Un altro classico, in tal senso, è la tassazione su giochi e sigarette. Ebbene, dai primi dovrebbero arrivare circa 400 milioni mentre è ancora in corso di definizione la stima precisa di quanto si ricaverebbe dalla stangata sulle sigarette. Staremo a vedere quali saranno i rincari che alla fine verranno messi in atto. Ma che la manovra sarà una stangata, però, ormai appare evidente.
Ludovica Colli
1 commento
Ma questo non doveva essere un governo PER EVITARE L’AUMENTO DELLE TASSE ?