Roma, 7 ott – Un regalo “agreste” e sicuramente non banale, è quello con cui il presidente della Bielorussia, Aleksander Lukashenko, ha voluto omaggiare il settantesimo compleanno di Vladmir Putin. Infatti, Lukaschenko ha fatto dono al suo omologo e amico di nientemeno che un trattore, aggiungendo con orgoglio: «È lo stesso che ho io».
Il curioso regalo di Lukashenko a Putin per i suoi settant’anni
Mentre l’attivista e dissidente bielorusso Ales Bialiatski veniva insignito ex equo – insieme alla ong russa, Memorial, e quella ucraina, Center for civil liberties – del premio Nobel per la pace di quest’anno, per la sua attività di dissidenza contro il governo di Minsk e la denuncia delle violazioni dei diritti civili da parte della Bielorussia, il presidente Lukashenko ha festeggiato i settant’anni di Putin.
La cornice è stata quella di un vertice informale dei leader della Comunità degli Stati indipendenti (Csi), organizzazione che riunisce molte delle ex repubbliche sovietiche che formavano l’Urss, il quale si è tenuto oggi a San Pietroburgo. All’arrivo al summit, Lukaschenko ha affermato di non essersi presentato a mani vuote e di aver portato un regalo a Putin per il suo compleanno. Incuriosito un giornalista gli ha chiesto: «Cosa gli ha portato come regalo, se non è un segreto?». Non si è fatta attendere la risposta: «Un trattore». Evidentemente parecchio entusiasta del proprio dono, Lukashenko è poi sceso nei particolari e lodato il veicolo: «Quello che uso io, che è un trattore bielorusso. Il migliore, fatto a mano».
«Coltiveremo cibo in modo che l’Europa non muoia di fame», la stoccata contro l’Occidente
Il giornalista deve aver fiutato la notizia e ha incalzato il presidente bielorusso: «Con tutti gli accessori?». Lukashenko ha risposto con fierezza: «Ce ne sono un milione, lo sapete. Gli regalerò una seminatrice così semineremo grano, forse qualcos’altro. È multiuso». Il botta e risposta è servito anche a lanciare una stoccata contro l’Europa e i governi occidentali: «Coltiveremo cibo, in modo che Duda, Morawiecki (i leader polacchi, ndr), l’Europa non muoiano di fame e non rubino il pane dall’Ucraina, ma lo portino nei paesi poveri».
Michele Iozzino
1 commento
Il trattore dovevano “regalarlo” al cavaliere senza cavallo per aprirgli gli orizzonti in tempo. Oramai non resta che donarselo tra di loro.
Ps: per chi ha tradito la CSI ci sono trattori cinesi…, ve li raccomando!