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Subito liberi gli aggressori di Ursino (Fn), che poi festeggiano su Facebook

by La Redazione
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Palermo, 26 feb – Martedì scorso degli esponenti del centro sociale palermitano Anomalia avevano accerchiato, legato e poi pestato a sangue il forzanovista Massimiliano Ursino, segretario del partito nel capoluogo siciliano. Gli autori dell’aggressione avevano anche girato e poi diffuso un video dell’aggressione. Per il crimine sono stati denunciati a piede libero quattro individui, due sono ancora ricercati, mentre Giovanni Codraro e Carlo Mancuso sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio. L’intera nebulosa dei centri sociali di Palermo non ha perso tempo ad avallare la violenza e a dare solidarietà ai due fermati.
Codraro e Mancuso, ora, sono stati liberati dal gip Roberto Riggio, che non avrebbe trovato riscontri all’accusa di tentato omicidio. La decisione è stata giustificata richiamandosi al fatto che gli aggressori indossassero scarpe da ginnastica e non avessero armi. A quanto pare, per uccidere qualcuno è obbligatorio calzare anfibi ed essere muniti di mazze ferrate. Secondo il giudice, inoltre, il fatto che Ursino sia stato legato dimostrerebbe che si è trattato di un «gesto verosimilmente dimostrativo di sottomissione per mettere la vittima in situazione di impotenza che appare poco conciliante con la volontà di uccidere: infatti verosimilmente ove vi fosse stata una reale volontà omicida, gli autori del fatto dopo che l’Ursino era a terra avrebbero tutti insieme continuato a colpirlo per provocarne il decesso senza perdere tempo nel bloccargli le gambe». Forse, verosimilmente, scarpe da ginnastica. Così il reato contestato è stato derubricato a lesioni aggravate. Una spedizione punitiva, insomma, con tanto di umiliazione, equivale a lesioni aggravate. Ne prendiamo atto.
Codraro e Mancuso sono stati quindi scarcerati con un semplice divieto di dimora nel territorio della provincia di Palermo e l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria per tre volte a settimana. Il messaggio che porta con sé questa delibera del giudice, in sostanza, è che pestare un fascista non è reato. Che l’impunità è sempre garantita da un apparato politico e giudiziario complice. Un messaggio che, non a caso, è stato subito recepito da Codraro che, appena tornato a casa, ha scritto su Facebook: «Ed eccoci di nuovo qua, alla faccia di chi ci vuole male! Non posso fare altro che mandare un abbraccio ed un ringraziamento a tutte le mie compagne e i miei compagni, all’avvocato Giorgio Bisagna, a chi in vario modo ci ha sostenuto e a chi ha espresso solidarietà e vicinanza. E, infine, un ringraziamento alle migliaia di antifascisti che ieri hanno riempito le strade di Palermo. Quello che si doveva dimostrare, ancora una volta, si è dimostrato. Non ci ferma nessuno. Avanti Antifa». Con giudici come Riggio e ministri alla Orlando e alla Minniti, purtroppo, le parole di Codraro sono veritiere: nessuno si vuol prendere la responsabilità di fermare questi delinquenti.
Vittoria Fiore

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7 comments

Tony 26 Febbraio 2018 - 8:11

…legare una persona, per poi aggredirla, non è un’aggravante…ma bensì un’attenuante……… da neurodeliri……

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Tony 26 Febbraio 2018 - 8:13

…..la complicità non conosce ne legge ne giustizia…

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Fabio 26 Febbraio 2018 - 10:05

Poi hanno il coraggio di parlare di mandanti morali se qualcuno va fuori di testa e inizia a sparare …
FOSSI AL POSTO DI QUESTI E I CESSI SOCIALI TUTTI FAREI POCA FESTA E MI PREOCCUPEREI DI GUARDARMI SEMPRE LE SPALLE !
Ma forse è quello che aspettano i media !

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Raffo 26 Febbraio 2018 - 11:20

Di fronte all’illuminata sentenza del gip si aprono nuove forme di lotta politica…..per cui se vedo un coglione comunista che esce di casa cosa posso fare……??? Metto immediatamente le scarpe da ginnastica,poi prendo il nastro isolante ed insieme al mio criceto Hermann mi avvento sul famigerato piddino colpendolo più volte con ferocia…….che dite….??? A questo punto direi una semplice aggressione, un battito d’ali,una ragazzata…….mi dispiace tanto per il buon criceto Hermann allontanato dalla sua amata dimora e dal suo parmigiano reggiano…….alla fine di tutto non so se siano più pericolosi i picchiatori dei centri sociali, luridi bastardi,oppure il gip,colui che dovrebbe essere al di sopra delle parti e condannare gli infami e vigliacchi aggressori……..gran brutta cosa il comunismo…….

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Darko 27 Febbraio 2018 - 10:36

Mafia e comunisti vanno da 70 anni a braccetto… nessuno si domanda o vuole ricordarsi della fine che fece la mafia durante il ventennio, e di chi ne ha permesso il ritorno? forse suona poco chiaro del perche gli alleati sbarcarono in sicilia?

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A PALERMO SONO PAZZI 27 Febbraio 2018 - 10:59

io mi chiedo, a cosa vogliono arrivare questi dei centri sociali Palermitani?
prima il pedinamento, poi il pestaggio, poi la manifestazione con la rivendicazione pubblica, gli sfottò oltraggiosi ,poi le foto del figlio del segretario provinciale, tirato in ballo per una sua vecchia frequentazione del centro sociale (a quanto pare solo per concerti) ,
insomma ho capito che vogliono colpire, provocare, il forzanuovista, ma dove vogliono arrivare tirando in ballo persino i familiari della vittima ?
cosa vogliono ottenere ? una reazione ?

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Bracco 28 Febbraio 2018 - 6:33

Reazioni,vendette…etc.
Questo vogliono.Questi sono gli utilissimi idioti di un sistema che vorrebbe creare ancora una volta il DIVIDI ET IMPERA.
In modo da distrarci dai problemi reali.
Come se in Italia e soprattuttoin Sicilia l’unico problema fosse il fascismo(defunto).
Quando invece questa mia regione è patria di un sistema di tipo feudale dove i giovani sono costretti a fuggire per trovare un lavoro e vanno avanti raccomandati,lecchini e sodomiti di partito.

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