Roma, 13 dic — «Se ti è morto il cane, devi portarlo qui e dimostrarlo. Altrimenti vai a lavorare da un’altra parte ». Con questo messaggio, da toni semi terroristici la manager di un ristorante Olive garden di Overland Park, nel Kansas, ha apostrofato i dipendenti del proprio staff per annunciare che non avrebbe più tollerato «alcuna scusa per assentarsi dal lavoro».
Se ti muore il cane, di portarlo qui e dimostrarmelo
La vicenda appare fumosa per una serie di particolari: innanzitutto perché Olive garden ha deciso di non rivelare l’identità della manager, inoltre non è chiaro se la donna avesse diffuso questa comunicazione dai toni dittatoriali in reazione a effettivi comportamenti discutibili messi in pratica dal personale del ristorante. Sta di fatto che qualche dipendente, piccato da tanta arroganza, ha fatto pervenire la nota della discordia all’emittente locale KCTV5, affiliata alla Cbs.
«Se qualcuno si assenterà più di una volta nei prossimi trenta giorni non avrà più un lavoro – si legge nel messaggio –. Sapete io in undici anni e mezzo per quanti giorni mi sono assentata? Zero. Anche quando ero ammalata. Una volta ho avuto un incidente stradale, gli airbag sono esplosi e la mia auto era distrutta, ma sapete cosa? Sono arrivata al lavoro, puntuale! Non ci sono più scuse». Non c’è cane defunto che tenga.
Silurata
Nella lunga comunicazione la zelante manager elencava i vari casi in cui avrebbe adottato una politica di tolleranza zero: «Se si tratta di un’“emergenza familiare” ma non puoi descriverla, peccato». La morte del proprio cane non rappresentava l’unico caso in cui si era tenuti a presentare prova fisica: «Se sei malato devi venire a dimostrarcelo». Bacchettate sulle mani anche per coloro che chiedevano una turnazione più soft: «se vuoi fare solo turni di mattina vai a lavorare in banca».
Ai vertici di Olive garden non sono piaciuti i toni da kapò della manager, e ancor di meno la valanga di cattiva pubblicità che l’azienda si è inevitabilmente tirata addosso. Morale della favola, la donna è stata silurata. «Ci sforziamo di fornire ai membri del nostro team un ambiente di lavoro attento e rispettoso — spiegano in una nota trasmessa alla stessa KCTV5 —. Questo messaggio non è in linea con i nostri valori. Possiamo quindi confermare che ci siamo separati da questa manager».
Cristina Gauri