Roma, 23 mag – La politica italiana è stata da sempre costellata di facce di bronzo. Ma quella di Valeria Fedeli, ministro uscente (per fortuna) dell’Istruzione, le batte davvero tutte. Nel momento in cui sta montando la polemica contro Giuseppe Conte e il suo curriculum “gonfiato”, ecco che dall’improbabilissimo pulpito della Fedeli parte la risibile predica: «Secondo me è giusto che tutti facciano le loro scelte e facciano gli approfondimenti del caso». E aggiunge: «La vicenda del curriculum di Giuseppe Conte è una cosa differente dalla mia, non paragonabile».
Su questo, in effetti, la Fedeli ha ragione, ma non nel senso che intende lei. Conte, per quanto si possa andare ad «approfondire», è accusato tutt’al più di aver “abbellito” il profilo del suo percorso di studi: pare infatti che il premier indicato da M5S e Lega vi abbia inserito a bella posta alcune “specializzazioni” presso atenei esteri, che però sono state smentite dalle stesse istituzioni chiamate in causa. Tra queste vi sarebbero dei soggiorni di studio alla New York University e alla Sorbona, al Girton College di Cambridge e alla Duquesne University di Pittsburgh.
Ma, appunto, si tratterebbe al limite di “abbellimenti” che, per quanto effettivamente imbarazzanti, provengono in ogni caso da un professore ordinario. E per diventare professore ordinario servono maturità, laurea, dottorato ecc. Tutte cose che la Fedeli non ha assolutamente acquisito e su cui, anzi, ha deliberatamente mentito. La sua nomina a ministro dell’Istruzione, del resto, era scaturita più da giochi politici (dare un contentino al sindacato) che non da reali meriti (inesistenti) della diretta interessata. Un ministro dell’Istruzione senza laurea, infatti, non si era mai visto. Anzi, addirittura senza maturità. Già è tanto che abbia la terza media. E la Fedeli, va detto, è stata del tutto all’altezza del suo curriculum: gaffe storiche, scivoloni grammaticali da far spavento. E ora la richiesta di approfondire il profilo accademico di Conte. È proprio vero: un bel tacer non fu mai scritto.
Vittoria Fiore
La Fedeli senza laurea e senza vergogna: “Approfondire sul curriculum di Conte”
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8 comments
La faccia come il culo.
Mamma mia la fedela , ancora sbraita , ancora ci ammorba con sua sgradevole e inadeguata presenza……….una esponente della casta particolarmente invisa alla famiglia italiana , da lei tanto deprecata…….si vergogni.
… I primati del partito PIDIESSE!!!… Non per nulla sono NEGROFILI & BEDUINOFILI… Come i loro tanto tutelati protetti, non sanno manco cosa sia la vergogna…! Gli interesserebbe solo se fosse roba che se magna!!!…..
La parte più schifosa del nostro paese..
Tutto giusto. Ma si possono falsificare anche maturità laurea è dottorato! Perché non controllare?
Ancora questo mostro ignorante ed arrogante incredibile nasce il nuovo governo e i vecchi merdosi comunisti amici dei negri e degli zingari ancora rompono i coglioni e mettono il naso hanno preso un’altra super bastonata in Valle d’Aosta ma ancora osano parlare e dire grosse stronzate ma andatevene dal vostro amico in Venezuela e sparite preparatevi bastardi tra poco inizieremo a sbattere fuori tutta la feccia che avete fatto entrare contro il consenso del popolo bastardi.
[…] piddina che si trovo ad avere la titolarità del ministero dell’Istruzione pur possedendo solo la licenza media. È curioso come la stessa Fedeli dovesse fra le altre cose avere competenze sull’esame di […]
[…] il tema del “minor carico di lavoro” per gli studenti. Da Stefania Giannini (nel 2016), a Valeria Fedeli (2017) e infine Marco Bussetti (2018). Il problema, magari, si porrebbe di meno se la scuola “in […]