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La buffonata del patto Ue sulla migrazione

by Alberto Celletti
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Roma, 27 sett – Quanto sia ridicolo il patto Ue sulla migrazione, teoricamente in corso dal 2020, è evidente dalla sua promulgazione. Quanto sia necessario ribadirlo dipende dal corso degli eventi. Certamente, le ultime parole a vuoto del presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola non aiutano a guardare alla questione con un minimo di serietà.

Patto Ue migrazioni, l’inutile “ottimismo” della Metsola

La Metsola si è detta  “ottimista” sull’avanzamento del Patto Ue sulla migrazione, sebbene in tre anni di avanzamento non se ne sia visto alcuno. Poi ha aggiunto: “Speriamo che questa settimana o la prossima si sblocchi”, riferendosi al negoziato al Consiglio dell’Ue sul regolamento delle crisi migratorie. “Ci saranno Paesi che non lo accetteranno. Non è una novità, ma si dovrebbe riuscire a trovare una maggioranza. Si troveranno degli equilibri. I triloghi sono andati avanti” ha poi sottolineato. Incredibile come, dopo dieci anni, si insegua ancora una strada che ha dimostrato di essere fallimentare sotto ogni profilo.

La tristissima frase: “L’Italia non può essere lasciata sola”

“L’Italia non può essere lasciata sola”, ha detto la Metsola. Tanto per essere originale, visto che prima di lei lo hanno detto in decine di politic, rappresentanti tanto delle politiche europee quanto di quelle nazionali. Il risultato però è sempre lo stesso: l’incompatibilità degli interessi. Perché fuori dai denti, tutti ricevono clandestini, ma nessuno può fare seguito alla filosofia immigrazionista che permea le società occidentali da decenni. Fosse per le classi dirigenti, arriverebbero tutti. Poi però l’ispirazione filosofica si scontra con la realtà, ed ecco che Francia e Germania rispediscono al mittente clandestini di rientro all’Italia, che a sua volta li rifiuta, pur facendone sbarcare a vagonate. La crudissima realtà è che hanno tutti torto e tutti ragione. Ma il torto si concentra nell’incapacità di fare l’unica cosa che veramente servirebbe: fermare le partenze e blindare il Mediterraneo con un blocco navale: una mossa “semplice” (il virgolettato non è casuale) che frenerebbe qualsiasi intento, sia di improvvidi clandestini che di trafficanti senza scrupoli. Poi però viene la volontà, e quella manca sempre.

Alberto Celletti

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