Roma, 10 ott – Sempre di più i “nuovi italiani”, e senza bisogno dello Ius Soli. Nel solo anno 2016 si è vista un’impennata delle nuove cittadinanze, in particolare tra quanti sono di origine albanese e marocchina, che rappresentano il 39% dei cosiddetti nuovi italiani. In tutto 184.638 immigrati non comunitari sono diventati italiani: il 16% in più dell’anno precedente. I dati sono forniti dall’Istat, nel suo report annuale sulla presenza straniera in Italia. Nel 2011 i cosiddetti nuovi italiani erano meno di 50mila.
Per la prima volta il numero degli stranieri in Italia è calato, dal momento che abbiamo trasformato gli immigrati in nuovi italiani. Nel 2016 sono stati rilasciati 226.934 nuovi permessi, il 5% in meno rispetto al 2015. Una buona notizia? Non proprio, dato che si è verificato un aumento record dei documenti rilasciati per asilo politico e protezione internazionale (77.924), che rappresentano oltre un terzo dei nuovi titoli di soggiorno. Sono stati rilasciato a immigrati provenienti soprattutto da Nigeria, Pakistan e Gambia. In netto calo gli arrivi di immigrati che cercano lavoro: sono il 41% in meno del 2015. In totale gli extracomunitari censiti presenti in Italia sono 3,7 milioni, e sono arrivati principalmente da Marocco, Albania, Cina, Ucraina e Filippine.
Oltre la metà di questo esercito di nuovi italiani ha meno di 30 anni, e il 41% meno di 20 anni. E l’Istat precisa: “Circa nel 67% dei casi, il passaggio è avvenuto senza che gli interessati abbiano mai vissuto l’esperienza migratoria”. In particolare, 76mila figli di immigrati, quindi persone per lo più nate in Italia, una volta compiuti i 18 anni, ha scelto il passaporto italiano. A questo punto la domanda che sorge spontanea è: ma a che serve lo Ius Soli?
Anna Pedri
4 comments
al di là della demagogia con la quale è stato presentata questa indagine statistica (ove per “stranieri” si intendono solo gli extra-UE mentre a casa mia un Rumeno è assolutamente tale-giusto per dire)…
il dato più interessante è CHE NON E’ AFFATTO VERO CHE TUTTI GLI STRANIERI NATI IN ITALIA VOGLIANO CONSEGUIRNE LA CITTADINANZA
quindi questa grande battaglia pro Ius Soli (saltando forse un pranzo o una cenetta) facendo intendere che TUTTI i figli degli Stranieri soffrono perchè bambini senza cittadinanza italiana è smentita dai numeri e dai fatti.
[…] Author: Il Primato Nazionale […]
L’auspicio è che prima o poi il numero di residenti diminuisca per rimpatri volontari o per espulsioni di massa. Con le naturalizzazioni facili si assiste solo all’accelerazione del processo di snazionalizzazione, che lo ius soli accelererebbe ancor di più. Tra l’altro ho molti dubbi che questi figli di immigrati nati e cresciuti in Italia che hanno ottenuto la nostra cittadinanza, siano tutti italiani nella mentalità e nella cultura, specie quelli di origine magrebina, e dunque di religione islamica. Il DNA è quello, per cui non è certo un documento che può mutarlo.
Già … a che serve lo ius soli ?