Roma, 27 apr – Il governo italiano è ancora un miraggio, i barconi carichi di clandestini invece sono ben visibili all’orizzonte. Anzi, molti sono già arrivati sulle coste italiane. Secondo infatti l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, in appena 72 ore, ovvero tra il 21 e il 24 aprile, sono giunte sulle coste italiane 1.234 persone, pari al 40% degli arrivi totali del mese corrente (fino al 21 aprile ne erano arrivate 1.985). Difficile come al solito pronunciarsi con sicurezza sulla nazionalità degli sbarcati, ma sempre secondo il Commissariato Onu molti sono tunisini (12%) e cittadini sub-sahariani. «Da notare – spiegal’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati – che tre delle operazioni di ricerca e soccorso effettuate nel weekend coinvolgono imbarcazioni partite dalla Tunisia con a bordo passeggeri di varie nazionalità (Costa d’Avorio, Marocco, Cameroon e Tunisia)”. “Si tratta di una novità – precisa l’Unhcr – dato che le partenze dalla Tunisia risultano solitamente in arrivi spontanei di cittadini tunisini o intercettati nei pressi delle nostre coste». Undici sarebbero poi i dispersi, stando a quanto riferito dall’Unhcr, nel tratto di costa libico davanti a Sabratha.
E dire che gli sbarchi sembravano crollati nei primi mesi del 2018, soprattutto se confrontati con lo stesso periodo dello scorso anno. Minniti si era detto particolarmente entusiasta del risultato ottenuto, eppure il ministero dell’Economia ha pensato bene di aumentare la spesa pubblica per l’accoglienza. Il Documento di Economia e Finanza (Def) ha, infatti, certificato che, nonostante fosse crollato il numero dei clandestini sbarcati in Italia, era necessario incrementare l’impiego di fondi per far fronte alle operazioni di soccorso, all’assistenza sanitaria e all’accoglienza.
I dati pubblicati dal Viminale lo scorso 20 aprile, quindi prima del picco di arrivi registratosi dal 21 al 24, riportavano queste cifre: 43.166 immigrati sbarcati dal primo luglio 2017 ad oggi, contro i 147.942 registrati nello stesso periodo dell’anno scorso. Eppure il governo di Paolo Gentiloni ha previsto di spendere nel 2018 tra i 4,6 e i 5 miliardi di euro che, anche al netto dei contributi dell’Ue, determina un aumento tra lo 0,02 e lo 0,04 per cento del Pil rispetto alla spesa del 2017. Spese che potrebbero ulteriormente aumentare nel caso in cui dovessero riprendere gli sbarchi, cosa di fatto già avvenuta.
Eugenio Palazzini
Immigrazione: l'Italia spende sempre di più per l'accoglienza e ad aprile aumentano gli sbarchi
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“Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata” (TITO LIVIO, Storie)
Mentre nei palazzi romani si discute, l’Italia viene invasa e “stuprata” da masse di immigrati irregolari.