Stoccarda, 22 giu – La scia di devastazioni che ha investito località francesi come Digione e Lione, e che ha visto legioni di immigrati affrontarsi tra di loro e mettere a soqquadro le città per il controllo del territorio si allarga anche alla Germania. E’ ormai chiaro che nel contesto attuale, dove le devastazioni e i saccheggi del Black lives matter sono «giustificati» dall’uccisione dell’afroamericano Floyd da parte della polizia di Minneapolis, anche gli immigrati europei si sentono di poter agire in una cornice di legittimazione che gli consente di alzare la cresta e fare il bello e il cattivo tempo anche nel Vecchio Continente.
E’ stato il caso di Stoccarda, dove oltre 500 persone, per la stragrande maggioranza immigrati, hanno trasformato la città in un campo di battaglia abbandonandosi al solito copione di vandalismi, violenze e saccheggi che hanno portato, secondo la Bild, al ferimento di una ventina di poliziotti. I fatti hanno avuto luogo tra la piazza centrale, Schlossplatz, e la via dei negozi, la Koenigstrasse, dove «la situazione è andata completamente fuori controllo», come ha riferito un portavoce della polizia. Verso le 23:30 di sabato sera, in seguito ad un controllo per stupefacenti operato dalle forze dell’ordine, centinaia di facinorosi – i media locali come riportato da Agi, parlano principalmente di bande di turchi e curdi – hanno raccolto da terra e lanciano bottiglie e pietre per lastricati contro la polizia. Mentre gli ufficiali chiedevano rinforzi, la folla si spostava in piccoli gruppi verso il centro città. Le violenze sono esplose in maniera incontrollata. «hanno sfasciato le vetrine, divelto la pavimentazione dai marciapiedi, lanciato pietre contro gli agenti», riferisce un testimone. «Sembrava di stare in guerra».
I facinorosi, tutti con il volto coperto da passamontagna, si sono introdotti nei negozi dandosi al saccheggio. «I tavoli e le sedie del nostro locale sono stati gettati contro le auto della polizia», testimonia il proprietario di un bistrot locale. Altri testimoni raccontano alla Bild che un uomo avrebbe sfasciato il lunotto posteriore di un mezzo della polizia per poi estrarne le armi contenute, tra gli applausi degli altri saccheggiatori. Una dimensione della violenza incredibile, una forza distruttiva alimentata da rabbia cieca, una plateale prova di forza contro gli agenti di polizia perpetrata con la sicurezza di non dover affrontare le conseguenze dei propri gesti.
Il portavoce della polizia Thomas Berger ha dichiarato ieri che dei 24 arrestati, 12 erano cittadini tedeschi «con un passato migratorio». L’altra metà proviene da Bosnia, Portogallo, Iran, Iraq, Afghanistan. Alcuni di questi, riportano i testimoni intervistati dalla Bild, gridavano Allah Akbar durante i saccheggi. Solo grazie all’intervento di 280 agenti la calma è stata riportata verso le 4,30 del mattino. Il sindaco di Stoccarda, il verde Fritz Kuhn, ha dichiarato di essere «sconvolto dall’esplosione di violenza» e ha parlato di «triste domenica» per la città assicurando «un riesame approfondito» dei fatti accaduti.
Il video pubblicato da Bild:
Cristina Gauri
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Prove tecniche di trasmissione.
[…] inclusive nel tentativo di scontare il proprio white guilt. Così da Digione a Lione, passando per Stoccarda e arrivando infine in Gran Bretagna, da un capo all’altro d’Europa gli immigrati […]
Protestanti sconvolti, ma va là !