Roma, 13 ago – Anche sulla possibilità di reintrodurre la leva militare, la maggioranza composta da Lega e Cinque Stelle è divisa. L’idea di richiamare in vita il servizio militare obbligatorio era stata lanciata di recente da Salvini. «Vorrei che oltre ai diritti tornassero a esserci i doveri», aveva detto il ministro degli Interni. L’obiettivo sarebbe quello di rivitalizzare attraverso la «naja» il senso civico degli italiani. «Un’idea non più al passo con i tempi» l’ha però definita il ministro pentastellato della Difesa Elisabetta Trenta. «Un’idea romantica», ribadiscono da via XX Settembre, bocciando di fatto la proposta di Salvini.
«I nostri militari sono e debbono essere dei professionisti e su questo aspetto è d’accordo anche Salvini», fanno infatti sapere dalla Difesa. Anche il generale Claudio Graziano è intervenuto nel dibattito lodando le forze armate italiane composte da soli professionisti: «Io ero presente quando la leva è stata sospesa, non perché non fossero bravi i militari di leva, ma perché non potevano più essere impiegati in operazioni complesse e a rischio, visto che la possibilità di essere impiegati in operazioni deriva anche dall’addestramento e dalla capacità di operare in ambiti internazionali».
La proposta di Salvini, del resto, già a suo tempo aveva divisioni il centrodestra, con Berlusconi che specificò che «non è nel programma», seguito in questo anche dalla Meloni e da Fratelli d’Italia. La soppressione della leva obbligatoria fu decisa dal governo D’Alema nel 2000 per poi essere formalizzata nel 2004, allorché la Lega era al governo con Berlusconi premier. Tutti i nati a partire dal 1° gennaio 1986 non hanno più dovuto affrontare la tanto temuta «naja».
Valerio Benedetti
Il ministro Trenta stoppa Salvini: “Niente leva, non è al passo con i tempi”
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4 comments
Ma infatti la leva serviva anche per poi proseguire la carriera come professionisti…quale romanticismo… mah
Servirebbe per la democrazia che gli italiani facessero la leva; un esercito in mano a potenziali governi oligarchici dominati da stranieri,come in passato,è piu’ utilizzabile contro il popolo.E’ evidente che un popolo in grado di combattere fà sicuramente paura ai burattinai stranieri che si sono impossessati della maggioranza del paese e delle sue risorse;il loro timore è che le aziende e poroprietà pubbliche , banche comprese,che si sono presi in passato a 2 lire grazie alla corruzione e alla complicità di traditori potrebbe essere reclamato e rinazionalizzato da un popolo virile e conscio dei suoi diritti
se mi è consentito,citerò un grande Comandante dei Parà, il Generale E. Celentano:
“il migliore dei mediocri,rimarrà un mediocre”
questo non per rigettare o avallare a priori l’idea di un esercito di coscritti,ma per sottolineare che non è affatto la volontarietà (NB con correlato stipendio) a creare un Soldato Professionista ma:
selezione,motivazione,addestramento.
tradotto in italiano:
se hanno dato persino ad una Trenta mimetica e gradi da Ufficiale,possono veramente darli a tutti.
Minetra 31 va a lavare i piatti che e meglio. Un esercito di professionisti serve in caso estremo damandare contro forme di proteste popolari. Un esercito di leva popolare per quento scalcinato, insegna ai giovani un po di educazione, diritti, doveri e formano una coscenza di popolo, che e quello che la borghesia capitalotta non vuole per succhiare meglio le pocche risorse che sonorimaste. Per questo motivoo arrivano centinaia di miglia di poveri migranti appestati ignoranti degradati a livello adi animali. Sono i futuri schiavi della mafia e della merda capitalista. Tipo il paese dei ciuka cola, fatto da mille razze mai integrate fra loro, con diritti solo dettato dal conto in banca, dove ogni giorno quelche squilibrato fa una strage, dove alla gente ormai danno da nangiare merda industriale ecc. Gli stessi americofoni hanno perso una guerra nel sud est asiatico. Capitto mi hai a cosa serve l’esercito di leva ????? Minestra 31